Avellino, fideiussione fantasma: sprint per evitare la penalizzazione

Avellino, fideiussione fantasma: sprint per evitare la penalizzazione
Un'altra giornata infinita in casa Sidigas, una giornata che però non ha dato, ancora una volta e questa non è una novità, le risposte che tutti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un'altra giornata infinita in casa Sidigas, una giornata che però non ha dato, ancora una volta e questa non è una novità, le risposte che tutti cercavano. Della fideiussione non c'è traccia e chissà se e quando ce ne sarà. Il presidente Claudio Mauriello è stato impegnato prima con il caso Scandone, anche in questo caso le domande restano davvero tantissime, poi in una riunione dirigenziale nella quale è stata decisa la strategia da adottare in casa Us Avellino 1912. L'idea di banche e agenzie assicurative alle quali, la scorsa settimana, è stata inoltrata la richiesta di una polizza fideiussoria non è certo cambiata. Per concederla gli istituti chiedono la copertura totale della cifra, ovvero quei duecentomila euro (cifra indicata inizialmente per rinforzare la rosa in modo più ampio) che invece la società biancoverde avrebbe intenzione di mettere da parte, vista la scadenza del pagamento degli stipendi di ottobre, e tutta un'altra serie di spese correnti da affrontare.

 

C'è tempo fino al sei settembre, come prevede il regolamento, per coprire i quattro contratti depositati sinora, pena un punto di penalizzazione. Ma questo Mauriello e company lo sanno da tempo, allora potrebbe scattare il piano B ovvero coprire per intero la somma necessaria, a garanzia dei tesseramenti (che restano quattro e dunque sarebbe intorno ai 70 mila euro), depositando in Lega un assegno circolare. Di certo c'è che Salvatore di Somma non ha potuto fare altre operazioni di mercato perché nessuno ha accettato Avellino in mancanza di garanzie reali, e non future. A proposito di futuro restano sempre in piedi le trattative per l'acquisizione del club biancoverde. Colloqui, incontri, proposte che chissà se porteranno mai a qualcosa perché al di là delle dichiarazioni di facciata del presidente Claudio Mauriello, che in conferenza stampa ha ribadito la volontà da parte del gruppo Sidigas di farsi da parte, in realtà l'impressione è quella di voler aspettare l'evolversi, i tempi non sono certo brevi, della vicenda giudiziaria, per potersi prendere una rivincita e mettere a tacere una volta per tutte polemiche e critiche feroci. Un impresa che resta ardua visto lo stato attuale delle cose. Il gruppo campano resta alla finestra: l'offerta è sempre pari ad un milione di euro, che potrebbe anche diventare uno e mezzo, ma non certo i due che ha chiesto Gianadrea De Cesare nel corso dell'incontro che si è tenuto a Napoli nella giornata di venerdì. Incontro al quale ha partecipato anche un direttore sportivo che sta avendo un ruolo da mediatore nella trattativa. Da Milano invece è arrivato un consulente, rappresentante di una cordata lombarda, che ha visionato documenti e bilanci. Anche in questo caso l'offerta non andrebbe oltre il milione e mezzo di euro. Le parti si sono date appuntamento a metà settimana, ma il gruppo aspetta segnali dal patron Sidigas che intanto, sempre nei prossimi giorni, potrebbe incontrare ancora un altro professionista, referente di alcuni imprenditori del centro Italia. Insomma qualcosa si muove, ma che succederà è tutto da scoprire. Così come resta da capire cosa accadrà sul fronte giudiziario. Oggi sarà discusso davanti ai giudici del tribunale di Avellino, il ricorso, presentato dai legali di Gianadrea De Cesare, relativo allo sblocco degli otto milioni di euro, ancora sotto sequestro dopo l'inchiesta della Procura. Si andrà quasi sicuramente ad un rinvio, anche perché in una ottica di collaborazione tra le parti, l'intenzione è quella di ritirare la richiesta di dissequestro. Sempre nella giornata di oggi, a Napoli, gli avvocati e i consulenti della Sidigas incontreranno i commissari e il custode giudiziario per un primo incontro informale in vista della scadenza di venerdì prossimo. Entro quella data ci dovrebbe essere il deposito del piano di concordato. Deposito che non avverrà perché mancherebbero tutta una serie di documenti necessari. Con l'ok da parte dei commissari la Sidigas avrebbe a disposizione altri due mesi di tempo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino