Napoli. Azzurri, la trappola Genoa «Concentrati al massimo»

Napoli. Azzurri, la trappola Genoa «Concentrati al massimo»
Primo esame da capolista: il Napoli stasera a Genova dovrà dare una dimostrazione di solidità e un ulteriore segnale alla Juve su un campo notoriamente difficile. La...

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Primo esame da capolista: il Napoli stasera a Genova dovrà dare una dimostrazione di solidità e un ulteriore segnale alla Juve su un campo notoriamente difficile. La sfida del gol al Ferraris: quello di Sarri è il miglior attacco della serie A (12 gol, tre in più della Roma e cinque della Juve), il Genoa di reti ne ha segnate la metà (6 in 3 partite) ma il reparto offensivo con la stella Pavoletti è temibilissimo.


Il turnover
Cambi in vista per riequilibrare i minutaggi: sarà ancora una volta turnover visti gli impegni ravvicinati che si susseguiranno fino a Bergamo, Champions compresa contro il Benfica al San Paolo. Ghoulam torna laterale a sinistra, si ricompone così la difesa tipo con Hysaj a destra e la coppia centrale composta da Albiol e Koulibaly, quest’ultimo fresco di rinnovo e quindi particolarmente su di giri. Staffetta a centrocampo: torna Allan ed esce Zielinski, anche se Hamsik finora non ha saltato una partita e prima o poi è destinato a fermarsi (se non stasera molto probabilmente sabato contro il Chievo) e anche Jorginho in questa fase è piuttosto affaticato. In attacco tornano Milik e Mertens al posto di Gabbiadini e Insigne che hanno giocato titolari contro il Bologna. Il polacco insegue il primo gol in campionato in trasferta, dopo le doppiette con Milan e Bologna al San Paolo e quella in Champions a Kiev contro la Dinamo. Il belga invece è fermo alla doppietta di Pescara nella partita di esordio.

Esame duro.
Difficile la trasferta contro il Genoa, formazione sempre ostica al Ferraris: vittoria netta all’esordio contro il Cagliari, sospeso il match con la Fiorentina per la pioggia. Enorme il patrimonio di punti conquistato in casa l’anno scorso con Gasperini, squadra rimasta aggressiva e predisposta al gioco offensivo anche con Juric. Partita ancora più complicata per il dispendio di energie fisiche e mentali perchè capita in mezzo al trittico di tre gare in sei giorni cominciato con il Bologna e che si chiuderà sabato al San Paolo contro il Chievo Verona.

La mentalità.
Sarri è stato chiaro nei suoi concetti anche alla vigilia di questa partita e lo ripeterà in albergo durante la riunione tecnica di oggi a Genova. Il Napoli non può pensare a gestire ma deve sempre proporre gioco e tenere il pallino: sarà questa la mentalità anche al Ferraris. Un Napoli d’attacco, una squadra che dovrà a provare a fare la partita e a difendersi il più alto possibile. Un’ulteriore dimostrazione di personalità anche in trasferta è quello che si attende il tecnico del Napoli.

Niente pressioni.
Non guardare la classifica: Sarri ha cominciato a lavorare su quest’aspetto psicologico già da lunedì mattina cioè quando è ripresa la preparazione degli azzurri dopo le notizie dei ko di Juventus e Roma. Guai dopo cinque partite a cominciare ad avvertire le pressioni da primato: l’allenatore azzurro vuole che venga vissuto tutto in maniera naturale e cioè con la preparazione della partita nei minimi particolari per puntare alla vittoria. La cura maniacale dei dettagli in fase difensiva ed offensiva per piazzare il colpo su un campo certamente complicato.

Perin-Reina.

Una delle possibili chiavi è la sfida a distanza tra Perin e Reina. Il numero uno del Genoa è tornato protagonista in quest’avvio di campionato dopo essere stato costretto ad interrompere in anticipo la stagione scorsa per la rottura del crociato che lo mise ko anche per gli Europei: proprio stasera al Ferraris contro il Napoli toccherà la cento presenze con la maglia del Genoa. Il portiere spagnolo è uno dei veterani del gruppo azzurro e uno dei leader nello spogliatoio ed è chiamato a riscattarsi dall’errore di sabato sera al San Paolo sul gol di Verdi. Una serata che si preannuncia intensa per i due portieri visti gli attacchi super di Napoli e Genoa: le loro parate potranno risultare decisive. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino