Ventura: «Al via una nuova Italia Conte? Nessun fantasma»

Ventura
«Sicuramente non sono cambiato da quando guido la Nazionale, sono un allenatore consapevole delle difficoltà, ma impregnato di entusiasmo. Abbiamo iniziato un...

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«Sicuramente non sono cambiato da quando guido la Nazionale, sono un allenatore consapevole delle difficoltà, ma impregnato di entusiasmo. Abbiamo iniziato un percorso importante, non solo per qualificarsi ai Mondiali, ma per creare i presupposti perché i Mondiali diventino importanti». Lo ha detto Gian Piero Ventura a a Sky sport 24. «Quando sei dall'altra parte scopri che ci sono situazioni non facili per motivi di tempo - ha aggiunto -. Sugli stage ho visto grande entusiasmo, ne faremo altri tre-quattro».


TOTTI IL CAMPIONE
«Regalare l'ultima passerella a Totti in Nazionale? Non so se la cosa lo gratificherebbe, non ne ha bisogno, Totti è Totti. È come dare qualcosa a qualcuno che non ne ha bisogno, la carriera di Totti va ben oltre». Sono le parole del ct azzurro, Giampiero Ventura, sul capitano giallorosso durante una intervista negli studi di Sky Sport.


I CONTI CON IL PASSATO
Nessun fantasma da scacciare ma solo il fastidio di scoprire, soprattutto sui media, che il presente dovesse per forza e sempre passare attraverso il passato. Gian Piero Ventura torna sul suo predecessore sulla panchina azzurra, Antonio Conte, per spiegare che «non si tratta di fantasmi. Chiunque fosse arrivato dopo un ottimo Europeo, non straordinario perché non hai vinto, avrebbe dovuto scontrarsi con la figura che c'era prima e che aveva fatto un ottimo lavoro. Era normale che succedesse, non era normale invece che ogni domanda iniziava con il solito "Conte diceva". I paragoni non sono mai simpatici ma nel calcio ci stanno, però in quel caso ho detto basta perché non si faceva altro che parlare di questo e poi la cosa che mi ha reso perplesso è che si paragonasse la qualificazione dell'Europeo, figlia di 40 giorni di preparazione, alle qualificazioni Mondiali, dove si lavora solo due-tre giorni insieme».

I CONTATTI CON BALOTELLI

«È Balotelli che deve stupire facendo quello che le sue potenzialità gli permetterebbero di fare». Torna così a parlare di Super Mario e di una sua eventuale convocazione in azzurro il ct dell'Italia Giampiero Ventura. «Il problema di fondo è legato al fatto che se non hai la possibilità di selezionare ma l'obbligo di organizzare la Nazionale non c'è più il discorso di un singolo con altri singoli ma quello di un singolo al servizio della squadra -prosegue il tecnico degli azzurri ai microfoni di Sky Sport -, è questo uno dei suoi grandi problemi, oltre a quello che esula dall'aspetto calcistico che gli ha creato problematiche». «Non ho mai messo in discussione le sue qualità, è stato messo in discussione da tutti, deve confrontarsi con sé stesso e poi scegliere se iniziare un percorso per prendere l'onore e la gloria che le sue capacità gli possono dare. Le porte sono aperte per tutti».
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Il Mattino