Barcellona-Juventus, domani al Camp Nou, è (anche) il derby argentino tra i due Diez, Messi e Dybala, devastanti sabato contro Espanyol e Chievo. Archiviate le delusioni...
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Mai una gioia per la Pulga nei 315' (di cui 45' amichevoli) disputati contro lo juventino tra la finale di Champions del 2015, i quarti di finale del 2017 e il primo tempo del test del 22 luglio scorso a New York. Potere anche di quella BBBC assente sabato contro il Chievo: evento che non accadeva addirittura dall'aprile del 2010. «Era inevitabile che prima o poi sarebbe successo - prosegue Barzagli, pronto al rientro -. L'importante è che non è cambiato praticamente niente». Meglio cosi, perché Chiellini è ancora in dubbio, benché sia tornato in gruppo dopo dieci giorni. Oggi provino decisivo anche per Alex Sandro e Mandzukic, ieri ancora debilitati rispettivamente dalla febbre e da una contusione allo stinco, come se non bastassero le assenze sicure dello squalificato Cuadrado e degli infortunati Khedira e Marchisio. Se il croato recupererà, sarà 4-2-3-1 con lui, Dybala e Douglas Costa alle spalle di Higuain, più Pjanic e Matuidi in mediana.
Ma Barça-Juve si gioca anche sul mercato, ora che Iniesta ha (nuovamente) smentito un'intesa di massima con il presidente Bartomeu: «Quando si parla di principio di accordo sembra tutto fatto, ma non è così. Nella mia situazione, devo valutare molte cose». La Juve è vigile, ma sarà più facile sbancare il Camp Nou che scippare Don Andrés a costo zero ai catalani. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino