Esame medico, nuova ecografia. Insigne ha svolto terapie, parte del lavoro in palestra e parte in campo con la squadra, come recita il comunicato del club. L'edema osseo...
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I PIANI DI GATTUSO
A questo punto solo un imprevisto può scombinare i piani di Rino Gattuso. L'assenza eventuale di Insigne davvero potrebbe mandare all'aria il progetto tattico che l'allenatore azzurro ha pronto per il Camp Nou. Attenzione, non è che Ringhio sia uno che si disperi per queste cosucce, anzi: lui è il tipo che si esalta quando gli eventi lo costringono a improvvisare, a rincorrere un'ispirazione del momento, a inventarsi una variazione. Ma all'idea di fare a meno di Lorenzo, eventualmente, comincerà a pensarci su nel pomeriggio, nel caso le cose si mettessero storte tutto d'un colpo. In ogni caso, pian piano che il test della verità si avvicina, un po' di ansia monta.
Ma la volontà di Insigne avrà la meglio su tutti: non fosse la gara con il Barcellona, ecco non ci sarebbero motivi per spingere per il suo recupero lampo. Ma lui per primo vuole questa sfida. Contro una squadra dove avrebbe avuto tanta voglia di giocare, se solo ne avesse avuto la possibilità. Uno dei pochi club per cui avrebbe lasciato il Napoli nel passato.
NESSUNA VARIAZIONE
Paradossalmente, che Insigne ci sia o no, che possa esserlo a tempo pieno oppure solo per un pezzo, non rappresenta una variante nel piano tattico da presentare domani al Camp Nou, perché negli ultimi trenta metri Gattuso punterà sempre e solo al tridente. Se può farlo Lorenzo meglio, altrimenti ci si può arrangiare tranquillamente con Elmas, che viene considerato da Gattuso la vera alternativa al talentuoso numero 24 azzurro. Improbabile che tocchi a Lozano, ancor meno che possa essere dirottato Politano da quel lato. Gattuso non ha mai pianto in vita sua per una assenza, né ha mai forzato un recupero: non lo farà tanto meno per Insigne che ieri è tornato ad allenarsi, seppure parzialmente, con i compagni. Allegri è dell'idea di non prendere nessun rischio, ma su queste cose sarà Lorenzo a dire la parola chiave. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino