Il Barcellona è campione di Spagna: Messi regala il titolo a Luis Enrique

Il Barcellona è campione di Spagna: Messi regala il titolo a Luis Enrique
Con un gol di Leo Messi, il Barcellona di Luis Enrique ha steso l’Atletico Madrid di Simeone al Calderon (1-0) e si è laureato campione di Spagna. Sfilato così il titolo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Con un gol di Leo Messi, il Barcellona di Luis Enrique ha steso l’Atletico Madrid di Simeone al Calderon (1-0) e si è laureato campione di Spagna. Sfilato così il titolo proprio ai biancorossi. Insomma, a una giornata dalla fine della Liga, si sono spente le speranze del Real Madrid di Ancelotti, il primo degli inseguitori, che stasera ha sbricioato l’Espanyol grazie a una tripletta di Cristiano Ronaldo, il capocannoniere, e a una rete di Marcelo (4-1). Complimenti dunque al Barça, che ha collezionato il 23esimo campionato della storia, addirittura il quinto negli ultimi sette anni.




Va detto però che nel primo tratto della stagione Luis Enrique ha piuttosto faticato a innestare le marce alte: poi, a cavallo tra la 25esima e la 26esima giornata, i blaugrana hanno sfruttato i passaggi a vuoto del Madrid e hanno portato a compimento il sorpasso determinante. E il Clasico della 28esima, conquistato dai catalani, ha timbrato la sentenza in via definitiva. Gli applausi li merita senz’altro Luis, che ha mostrato l’umiltà di saper compiere anche passi indietro per spedire al centro della scena i giocatori, anziché le proprie convinzioni. Ma raccogliere 30 vittorie e tre pareggi, firmare 108 gol e subirne appena 19 non è di certo una casualità, specie in 37 turni.



È chiaro che la differenza l’abbiano marcata e approfondita soprattutto i tre attaccanti delle meraviglie, Messi, Suarez e Neymar, autori di 79 reti complessive nella sola Liga. In Catalogna però i festeggiamenti dureranno il tempo di un respiro, perché il prossimo obiettivo si avvicina all’orizzonte. È il triplete, lì, a dettare il cammino: il 30 maggio la finale di Copa del Rey con l’Athletic Bilbao, il 6 giugno l’ultimo atto della Champions League contro la Juventus. La Liga, a pensarci, è soltanto l’antipasto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino