Colpo di scena. Dopo la rinuncia al campionato della Dike, ecco l'intervento degli organi istituzionali della pallacanestro italiana, ovvero Federbasket e Lega Femminile, nel...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dunque già domani se ne saprà di più, e lunedì sarà il giorno decisivo. Ma la sensazione è che ci siano concrete chances di evitare un’altra pagina triste per la palla a spicchi partenopea. Dopo i crac in successione a livello maschile (se ne contano almeno 5), ora sarebbe toccato alla squadra top della Napoli cestistica chiudere in anticipo la stagione per problemi finanziari, oltre che logistici e legati alla situazione impianti, che pure è stata assai penalizzante.
La Dike di A1, società davvero virtuosa al top da anni in Italia e che quest’anno sembrava una delle più accreditate alla conquista dello scudetto grazie ad una mega campagna acquisti e tre americane super, si è fermata ieri nel primo pomeriggio, ufficializzando l'addio al campionato, rafiicato poi dalla Legabasket femminile. Ma subito dopo è cominciata l'operazione-salvezza, «con lo studio di una strategia per evitare di inficiare il regolamento, di salvare il movimento, di non falsare il campionato e la formula, oltre alla salvaguardia delle giocatrici, dello staff tecnico e del basket femminile in Campania», sottolinea ail presidente della Lega, Massimo Protani.
I problemi erano nell’aria già da una settimana abbondante, da quando le tre straniere, Isabelle Harrison, Courtney Williams e Gabby Williams, si erano fermate rinunciando ad allenarsi, sia per motivi economici che per motivi organizzativi relativi alla chiusura dell’impianto di casa e al trasferimento a Cercola. Poi domenica nel derby di Battipaglia, la sola Gabby Williams aveva accettato di giocare, mentre le altre due si erano rifiutate. Il parco delle italiane. Pastore, Macchi, Ress, Tagliamento, hanno provato a resistere ma poi si sono fermate seguendo le tre americane. E a questo punto il club è venuto allo scoperto ufficializzando la dolorosissima rinuncia al campionato non riuscendo più a fronteggiare le emergenze di ogni tipo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino