Il patron del Basket Napoli come Sarri: «Adesso basta con il razzismo»

Il patron del Basket Napoli come Sarri: «Adesso basta con il razzismo»
Come Maurizio Sarri dopo Napoli-Inter. Anche il patron del Cuore Napoli Basket Ciro Ruggiero polemizza per i cori razzisti, quelli ascoltati sabato sera a Siena durante...

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Come Maurizio Sarri dopo Napoli-Inter. Anche il patron del Cuore Napoli Basket Ciro Ruggiero polemizza per i cori razzisti, quelli ascoltati sabato sera a Siena durante l'anticipo di campionato. «E' successo qualcosa che col mondo della Pallacanestro non dovrebbe avere nulla a che vedere - scrive Ruggiero in una lettera indirizzata ai tifosi della squadra azzurra - Io da sempre dico che il Basket è diverso dal calcio. E' seguito da tantissimi bambini e ragazzi, ed è per questo che la deriva razzista e discriminatoria che stanno prendendo alcune curve va subito fermata. Anche i nostri giocatori in campo devono essere un esempio e qualsiasi gesto inopportuno, seppure come reazione dopo una serie infinita di insulti, è stato subito stigmatizzato dallo staff tecnico. Non voglio mai più sentire invocazioni al Vesuvio affinché erutti e si porti via un milione di napoletani. La Procura federale deve intervenire subito per stroncare pesantemente questo genere di atteggiamenti. Sabato sono stato davvero orgoglioso dei miei ragazzi ma soprattutto sono stato orgoglioso dei tifosi venuti a Siena, che hanno dimostrato la correttezza e la sportività del tifo napoletano. Noi siamo diversi. Ci guida l'amore per la nostra città. Noi tifiamo e lottiamo per i nostri colori. Non perdiamo tempo ed energie a odiare gli altri. Nessun coro contro il Vesuvio potrà mai intaccare l'amore che abbiamo verso la montagna che è da sempre il simbolo della nostra storia e della nostra cultura. Noi siamo letteralmente imbevuti della sua lava e ogni invocazione alla sua eruzione ci fa sorridere e pensare solamente con pena e tristezza a chi ci insulta senza neanche capire che non potrà mai raggiungere la bellezza e la profondità della nostra storia, della nostra cultura e delle nostre terre».
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Il Mattino