Basket, il sogno scudetto di Dalla Salda: «Mi piacerebbe vincerlo a Napoli»

I nomi che circolano come allenatore sono Magro, Molin, Banchi

Alessandro Dalla Salda
Il restyling è scattato. In questi giorni Alessandro Dalla Salda, il nuovo Ad del Napoli Basket, sta tenendo colloqui fitti con tutte le persone che in questi hanno...

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Il restyling è scattato. In questi giorni Alessandro Dalla Salda, il nuovo Ad del Napoli Basket, sta tenendo colloqui fitti con tutte le persone che in questi hanno lavorato per il club. Ci sarà un taglio per sfrondare l’organico considerato eccessivo e con troppi doppioni. Ancora un paio di settimane per definire il nuovo organigramma di cui farà parte Michela Di Marco, 29enne che ha lavorato accanto a Dalla Salda negli ultimi anni a Reggio Emilia nel settore marketing. Intanto si sta lavorando parallelamente anche alla parte cestistica con la scelta del direttore sportivo (“una decisione molto ponderata e importante, il coach andrà poi valutato assieme a lui”, precisa l’amministratore delegato).

Si parlava di De Benedetto da Brescia, ma è una candidatura in stand by. I nomi che circolano come allenatore sono Magro, Molin, Banchi. Ma potrebbe saltar fuori anche un nome a sorpresa. Pancotto ha un contratto come assistent coach anche per il 2023/2024 ed è disposizione sia per una conferma da head coach che da senior assistent, sicuramente l’ipotesi più probabile.

Intanto Dalla Salda, presente ad una serata da nostalgia canaglia per il libro “Un tempo bello” di Giuseppe Farese con tanti ex giocatori del Napoli Basket degli anni ’80 e la famiglia De Piano al completo, ha fatto il punto dei suoi primi giorni napoletani, lasciandosi scappare la parola “scudetto” come sogno da inseguire: “Siamo in una città che è diventata un brand internazionale, Napoli è sulla bocca di tutti, per imprese calcistiche, per cultura, cinema, letteratura. Il potenziale di questa città è gigantesco. Ed è giusto sognare il massimo obiettivo anche nella pallacanestro. Ovviamente nel giro di qualche stagione, non certo nell’immediato.

Si potrebbe ampliare la compagine societaria e strutturare il club per competere ai massimi livelli. Io lo scudetto l’ho sfiorato con la Pallacanestro Reggiana nel 2014/2015, perdendo in finale con Sassari alla settima partita di playoff 73-75 e dopo averne perse due in modo rocambolesco ai supplementari. Eravamo davvero vicinissimi. Se siamo riusciti a giocarci quel triangolino tricolore a Reggio, ci si può provare anche qui, con le dovute mosse e la giusta crescita”.   

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Il Mattino