Bayern-Napoli 0-3, quante sorprese: «Ora Adl non comprerà nessuno»

Bayern-Napoli 0-3, quante sorprese: «Ora Adl non comprerà nessuno»
«Lo so che era un’amichevole. Lo so che il Bayern non era al completo. Ma sono felice lo stesso», è la voce del web al termine di quella che per...

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«Lo so che era un’amichevole. Lo so che il Bayern non era al completo. Ma sono felice lo stesso», è la voce del web al termine di quella che per molti è la prima vera prova del Napoli di Spalletti, dopo le amichevoli allo stadio di Carciato con la Bassa Anaunia e la Pro Vercelli, finite entrambe in successo. Un 3 a zero all'Allianz Arena che fa ben sperare. I «ma» però ci sono. Perché se questo fosse il vero Bayern Monaco campione di Germania in carica, vincitore in carica della Supercoppa Uefa, della Supercoppa di Germania e della Coppa del Mondo per club, e il Napoli delle riserve che aspetta ancora il rientro dei nazionali e di alcuni infortunati di lusso lo avesse battuto con così tanta facilità, allora davvero potrebbe essere una stagione ricca di emozioni per i napoletani. Ma restare con i piedi per terra è d’obbligo, in attesa di novità di calciomercato.

Eppure in casa Napoli sembrano essersi risvegliati vecchi amori, o vecchie illusioni. «Non dico la numero 10, ma Ounas merita di essere titolare»; «Nikita Contini, grande personalità. Peccato non trovi spazio in questa squadra»; «Non ero pronto al gol di Machach», commentano i tifosi scatenati. Perché se Osimhen era già certezza e la sua doppietta una riconferma, lo stesso non si può dire di alcune vecchie conoscenze. L’intesa dell’attaccante franco-algerino rientrante dal prestito con il numero 9 nigeriano ha stupito tutti: quasi un replay la loro azione per i due gol di Victor. Ma non è stata l’unica sorpresa: la rete di Zinedine ha provocato un brivido azzurro, come la prestazione di Zedanka, che per molti è pronto per il Napoli dei grandi, o i salvataggi e la sicurezza dell’unico portiere disponibile vista l’assenza di Meret e di Ospina. Una squadra che anche fra le seconde e le terze fila ha lasciato intravedere qualcosa, quanto meno la voglia di vincere, eppure con ancora tante imprecisioni tecniche e con la tattica imposta dal mister da perfezionare. Ma nulla di strano, è solo l’inizio e mancano ancora troppe pedine fondamentali.

E davanti a questo i napoletani sorridono solo a metà: «Il guaio è che mo’ Aurelio pensa di avere la squadra e di poter far giocare questi per tutto il campionato e l’Europa League»; «Diciamo la verità, questa rosa senza gli innesti adatti e dovuti, non può andare lontano». E quindi ora l’appello dei tifosi va al presidente e al mercato, con le trattative per i rinnovi ancora in pentola e tante, troppe operazioni ancora in bilico.

Eppure manca poco, il campionato è alle porte e il ritiro di Castel di Sangro potrà dire di più sul Napoli del futuro, che ritrova gli assenti ancora in vacanza. Una corsa contro il tempo per riuscire a vedere la vera impronta di Spalletti già dall’inizio della Serie A. Ma l’entusiasmo regna sovrano al momento sugli azzurri, risultato dopo risultato anche in queste prime prove. E allora nonostante il mister voglia lasciarsi alle spalle il passato, come ha chiaramente annunciato, qualcuno ancora non riesce a guardare oltre. E dai meandri della malinconia e del pessimismo cosmico qualcuno esce ancora la solita domanda: «E allora, Napoli-Verona?». Andiamo avanti.

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Il Mattino