Belfast 1958 il temuto precedente: Italia sconfitta e addio Mondiali

Belfast '58, cosa accadde: Italia sconfitta e addio Mondiali in Svezia
Belfast, again, come nel 1958. Si spera, con un epilogo diverso. Perché una delle più cocenti sconfitte che l'Italia del pallone abbia mai affrontato è...

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Belfast, again, come nel 1958. Si spera, con un epilogo diverso. Perché una delle più cocenti sconfitte che l'Italia del pallone abbia mai affrontato è arrivata proprio in Irlanda del Nord, nella stessa città in cui gli azzurri di Roberto Mancini lunedì si giocheranno l'accesso diretto ai Mondiali in Qatar del 2022. L'incubo di una nuova Svezia - e potrebbero essere ancora loro i giustizieri della Nazionale, ma ehi, è ancora presto per fasciarsi la testa - è dietro le porte, ma lo stesso ct che ha detto che conosce la storia, non ci vuole neanche pensare alla squadra di Alfredo Foni, la prima che fallì l'accesso ai campionati mondiali.

La qualificazione, in quel caso, era quasi archiviata, bastava un semplice pareggio per staccare il pass per la Svezia (in cui poi vinse il Brasile di O Rei, sì Pelé). Eppure non arrivò, anzi: con un 2-1 che spense ogni velleità, l'Italia tornò a casa con le ossa rotte e la certezza che dal 26 luglio nessun oriundo avrebbe corso su e giù per i campi per giocarsi il campionato mondiale. Ma, ecco, nessun allarmismo: basterà segnare tanto, lunedì, o comunque più della Svizzera, impegnata contro la Bulgaria a Lucerna, perché nel primo mondiale invernale (che poi è in autunno), quello vicino vicino a Natale, si possa tornare a essere protagonisti, e magari trionfare come a Wembley. Quello, però, forse è troppo prematuro anche solo sognarlo, ancora.

 

 

 

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Il Mattino