Benevento, Andreoletti pronto al sì, attesa per l'ufficialità

Vigorito e Carli discutono oggi dell'ingaggio

Matteo Andreoletti
Stretta decisiva sull'allenatore. Oggi Oreste Vigorito e Marcello Carli incontrano ad Avellino Matteo Andreoletti, il più giovane driver del calcio professionistico con...

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Stretta decisiva sull'allenatore. Oggi Oreste Vigorito e Marcello Carli incontrano ad Avellino Matteo Andreoletti, il più giovane driver del calcio professionistico con i suoi 34 anni. Si tratta del nome che aveva in testa sin dall'inizio il neo direttore tecnico, del quale aveva solo accennato inizialmente a Vigorito, parlandogliene poi giovedì in maniera approfondita. Marcello Carli non è uno che ama complicarsi la vita: la prima e unica telefonata l'ha fatta al ragazzo nato il 30 gennaio 1989 ad Alzano Lombardo, considerato dagli addetti ai lavori come un predestinato. Gli ha fatto capire chiaro e tondo di essere orientato su un tecnico giovane e che lui rappresentava la prima scelta.

La chiamata ha lusingato l'ex portiere di Atalanta, Lecco e Pro Patria che alla Pro Sesto ha ormai chiuso il suo ciclo come testimoniano le parole pronunciate dopo l'eliminazione day playoff contro il Vicenza: «Per quanto riguarda il sottoscritto, la squadra, la società e i tifosi - ebbe a dire Andreoletti - ritengo che non possono esserci rammarico e delusione. Credo che una stagione del genere, mi auguro di essere smentito, sia difficilmente ripetibile nei prossimi anni». Una sorta di saluto di chi è consapevole di essersi guadagnato una panchina importante. Su di lui ci sono anche Juventus Next Gen e Pordonone, ma quel volpone di Marcello Carli ha bruciato tutti e piazzato il Benevento in prima fila tra le pretendenti. L'appuntamento è fissato per le 14.00 presso gli uffici dell'IVPC in via Circumvallazione 108 ad Avellino, per dare il tempo a Carli di rientrare dalla Toscana. Il direttore tecnico infatti venerdì è rientrato nella sua Colle val D'Elsa per riabbracciare la famiglia e da questa mattina si rimetterà in viaggio per tornare operativo nel Sannio. Si vedrà con Andreoletti a Napoli e insieme raggiungeranno Avellino per incontrare il presidente.

Sarà un colloquio schietto, e la prima cosa che sarà chiesta all'allenatore, che già ha dato la sua disponibilità a Carli visto che non rinnoverà con la Pro Sesto (il contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno), è se se la sente di accettare la sfida in una piazza esigente come Benevento e lanciarsi in questa avventura. Ma è evidente che verranno analizzati e approfonditi parecchi altri aspetti prima di prendere una decisione. Talune sfumature vanno accuratamente ponderate, anche se Andreoletti si è già professato entusiasta della destinazione e non ci sono grossi dubbi sul fatto che sia pronto ad accettare la proposta. Al termine del colloquio potrebbe già arrivare la fumata bianca e l'atteso annuncio.

Dipenderà tutto dalle sensazione e dalle emozioni che sprigionerà il faccia a faccia. Anche Vigorito è sulla stessa lunghezza d'onda di Carli e desidera ingaggiare un allenatore di talento che porti una ventata di freschezza dopo l'aria pesante che si è respirata per l'intesa stagione: l'esperienza con De Zerbi, che a Benevento ha trovato il trampolino giusto per grandi palcoscenici, ha entusiasmato tanto il presidente che si è detto possibilista sull'ipotesi avanzata da Carli. Altro punto a favore di Andreoletti è che Vigorito si fida ciecamente del direttore tecnico che ha voluto al suo fianco per orchestrare la ripartenza.

L'allenatore bergamasco ha iniziato giovanissimo la carriera a Lecco, prima come preparatore dei portieri e poi come tecnico del settore giovanile. Prima del salto nel professionismo a Sesto San Giovanni, anche in D è risultato il più giovane in Italia dalla Serie A ai dilettanti. Un traguardo coronato dalle oltre 200 panchine in Serie D con Seregno e Inveruno, con cui, grazie alla vittoria dei playoff di Serie D, ha sfiorato la promozione in Serie C nella stagione 2018/2019. Nelle due annate precedenti a quelle con la Pro Sesto, ha guidato la Sanremese sempre in D raggiungendo la semifinale playoff il primo anno e posizionandosi secondo in campionato quello successivo. Alla Pro Sesto ha fatto miracoli: unica squadra di calcio professionistica con soli italiani, la maggior parte dei quali giovanissimi, con un budget ridotto.

Andreoletti ha fatto crescere diversi ragazzi interessanti a Sesto e chissà che qualcuno di questi non possa seguirlo nella sua prossima avventura. Che, a seconda di quel che accadrà oggi, potrebbe essere pure al timone del Benevento.
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Il Mattino