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Il Benevento si gode la prima vittoria e il conseguente momento di relativa tranquillità, e ufficializza il terzo innesto: è già in città il regista polacco Kubica che ha svolto le visite mediche e ha firmato il contratto che lo legherà al Benevento per i prossimi 4 anni.
La prestazione contro il Frosinone si è lasciata apprezzare, sul piano dell'intensità e dello spirito combattivo, è stata in linea con quella di Genova. E contro un avversario ugualmente pericoloso, ma meno smaliziato, grazie anche al contributo di un pubblico rumoroso e dominante, sono arrivati pure gol (ben quattro tra convalidati e annullati) e occasioni. Certo la produzione offensiva, soprattutto in casa, deve essere aumentata. Ma l'approccio alla gara è stato quello giusto, al netto delle solite incertezze nella costruzione dal basso. Va alzata l'asticella pure a centrocampo, dove per adesso il solo Karic sembra all'altezza della situazione, ma da Acampora e soprattutto da Viviani sono arrivati piccoli segnali di crescita.
Bene la difesa a tre, non a caso adesso il Benevento dopo 3 gare ha la seconda retroguardia meno perforata con 2 sole reti al passivo.
Forte e La Gumina hanno bisogno di altro tempo per entrare in forma, ma lo squalo pare aver ritrovato la sua vena realizzativa, e finalmente ha cominciato non solo a sfruttare le occasioni, ma pure a crearsele quando il piatto langue. Tuttavia il Benevento rimane a caccia di un altro attaccante per rinforzare ulteriormente il pacchetto. Neppure ieri Caserta ha utilizzato Farias. Il brasiliano era in ballottaggio con La Gumina per stessa ammissione del tecnico, ma non è stato impiegato neppure per un solo istante, come a Genova. Addirittura nel finale l'allenatore ha preferito inserire Ciano, arrivato da poco più di 24 ore e non lui.
A questo punto è lecito pensare che sia finito ai margini del progetto: se non è sceso in campo quando la concorrenza era minima, figurarsi quando questa diventerà agguerrita.
Col Monza si sta continuando a parlare pure di Caldirola, sul quale i sanniti non mollano la presa: i brianzoli dopo l'infortunio di Ranocchia e aver riscontrato problemi per Pezzella del Betis stanno prendendo Boey dal Galatasaray e puntano Izzo del Torino. Il ritorno di «The Wall» è legato però anche all'uscita di Barba, richiesto dal Pisa che è arrivato ad offrire quasi 500mila euro, e dal Genoa (che propone Vogliacco ma pretende una differenza da un milione).
Il difensore, tra i migliori contro il Frosinone, ieri non ha festeggiato la vittoria sotto la curva con i compagni ed è rientrato subito negli spogliatoi, e la cosa non è stata gradita dai rappresentanti della Curva Sud che hanno esposto uno striscione fuori dallo stadio («Piccolo uomo senza dignità, Barba sparisci dalla nostra città») ed emesso un duro comunicato. «Nei giorni scorsi abbiamo appreso da fonti certe - scrivono - della precisa volontà di Barba di lasciare Benevento calcio, fin qui nulla di anormale. Il punto è che ad oggi, non vedendo accontentate le proprie richieste, si sta comportando in modo sbagliato nei confronti della tifoseria e della nostra città parlando male a più riprese di tutto il contesto. Noi vogliamo che questi problemi vengano risolti tempestivamente proprio per dinamiche simili accadute già negli anni scorsi (caso Schiattarella-Insigne, caso Lapadula, ecc.) non vogliamo problemi all'interno dello spogliatoio che possono condizionare e minare il rendimento della squadra nel corso della stagione come successo già in passato. Chi non vuole più indossare i nostri colori deve andarsene».
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Il Mattino