Benevento, c'è Kubica a centrocampo Barba contestato con uno striscione

Benevento, c'è Kubica a centrocampo Barba contestato con uno striscione

Continua a leggere con la nostra promo elezioni:

X
Scade il 10/06
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il Benevento si gode la prima vittoria e il conseguente momento di relativa tranquillità, e ufficializza il terzo innesto: è già in città il regista polacco Kubica che ha svolto le visite mediche e ha firmato il contratto che lo legherà al Benevento per i prossimi 4 anni.


La prestazione contro il Frosinone si è lasciata apprezzare, sul piano dell'intensità e dello spirito combattivo, è stata in linea con quella di Genova. E contro un avversario ugualmente pericoloso, ma meno smaliziato, grazie anche al contributo di un pubblico rumoroso e dominante, sono arrivati pure gol (ben quattro tra convalidati e annullati) e occasioni. Certo la produzione offensiva, soprattutto in casa, deve essere aumentata. Ma l'approccio alla gara è stato quello giusto, al netto delle solite incertezze nella costruzione dal basso. Va alzata l'asticella pure a centrocampo, dove per adesso il solo Karic sembra all'altezza della situazione, ma da Acampora e soprattutto da Viviani sono arrivati piccoli segnali di crescita.
Bene la difesa a tre, non a caso adesso il Benevento dopo 3 gare ha la seconda retroguardia meno perforata con 2 sole reti al passivo.


Forte e La Gumina hanno bisogno di altro tempo per entrare in forma, ma lo squalo pare aver ritrovato la sua vena realizzativa, e finalmente ha cominciato non solo a sfruttare le occasioni, ma pure a crearsele quando il piatto langue. Tuttavia il Benevento rimane a caccia di un altro attaccante per rinforzare ulteriormente il pacchetto. Neppure ieri Caserta ha utilizzato Farias. Il brasiliano era in ballottaggio con La Gumina per stessa ammissione del tecnico, ma non è stato impiegato neppure per un solo istante, come a Genova. Addirittura nel finale l'allenatore ha preferito inserire Ciano, arrivato da poco più di 24 ore e non lui.
A questo punto è lecito pensare che sia finito ai margini del progetto: se non è sceso in campo quando la concorrenza era minima, figurarsi quando questa diventerà agguerrita. Non si esclude un suo addio negli ultimi giorni di mercato. Per il centravanti in questo momento il Benevento batte due piste. Innanzitutto, non dispera di incassare il sì del 30enne Nwanko Simy, che sta risolvendo pendenze economiche con la Salernitana. Sarebbe la soluzione più alla portata: un comodo prestito annuale, gratuito, con diritto di riscatto (peraltro relativamente basso, 800mila euro a fronte dei 6,5 milioni sborsati solo un anno fa per rilevarlo dal Crotone) e ingaggio diviso a metà con il club granata. L'alternativa è il 32enne Christian Gytkajaer del Monza, che si lascia preferire in quanto più funzionale (può agire da prima o seconda punta), sul quale bisognerebbe investire almeno per un biennale, che la società dovrebbe accollarsi per intero. Al di là delle dichiarazioni di circostanza di Galliani «Non si muove da Monza, non è mai stato sul mercato», il giocatore è seguito dal club giallorosso con molta attenzione. C'è tempo fino a giovedì per sciogliere il dilemma, ma soprattutto affinché la Salernitana trovi l'intesa con Simy per uscita e incentivo all'esodo.


Col Monza si sta continuando a parlare pure di Caldirola, sul quale i sanniti non mollano la presa: i brianzoli dopo l'infortunio di Ranocchia e aver riscontrato problemi per Pezzella del Betis stanno prendendo Boey dal Galatasaray e puntano Izzo del Torino. Il ritorno di «The Wall» è legato però anche all'uscita di Barba, richiesto dal Pisa che è arrivato ad offrire quasi 500mila euro, e dal Genoa (che propone Vogliacco ma pretende una differenza da un milione).

Il difensore, tra i migliori contro il Frosinone, ieri non ha festeggiato la vittoria sotto la curva con i compagni ed è rientrato subito negli spogliatoi, e la cosa non è stata gradita dai rappresentanti della Curva Sud che hanno esposto uno striscione fuori dallo stadio («Piccolo uomo senza dignità, Barba sparisci dalla nostra città») ed emesso un duro comunicato. «Nei giorni scorsi abbiamo appreso da fonti certe - scrivono - della precisa volontà di Barba di lasciare Benevento calcio, fin qui nulla di anormale. Il punto è che ad oggi, non vedendo accontentate le proprie richieste, si sta comportando in modo sbagliato nei confronti della tifoseria e della nostra città parlando male a più riprese di tutto il contesto. Noi vogliamo che questi problemi vengano risolti tempestivamente proprio per dinamiche simili accadute già negli anni scorsi (caso Schiattarella-Insigne, caso Lapadula, ecc.) non vogliamo problemi all'interno dello spogliatoio che possono condizionare e minare il rendimento della squadra nel corso della stagione come successo già in passato. Chi non vuole più indossare i nostri colori deve andarsene».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino