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Stellone ha sciolto il rebus modulo ma non ancora quello relativo al sostituto di Tello. Man mano che passano i giorni, però, la pattuglia di candidati si va assottigliando, mentre rimangono aperti i soliti due ballottaggi in mediana e al centro dell'attacco. Sul sistema di gioco non ci sono più dubbi: si prosegue con la difesa a tre e con quel 3-4-2-1 che ha una flessibilità tale da trasformarlo, in un battito di ciglia, in 3-5-1-1 o 4-3-2-1.
Questo a seconda, nel primo caso, della posizione ibrida di uno dei due trequartisti, nello specifico Karic, che abbassandosi può diventare una mezzala aggiunta ricreando una mediana a tre e che in realtà corrisponde a ciò che già accade, sovente, nella fase di non possesso. Oppure, nella seconda ipotesi, ovvero con il passaggio alla difesa a quattro, c'è il braccetto di destra (Letizia) che all'occorrenza può allargare il suo raggio d'azione, con conseguente abbassamento del quarto di sinistra (Foulon) che funge a tutti gli effetti da terzino e l'accentramento dell'esterno destro (Improta) che va a fare la mezzala. Stellone, quindi, come più volte ha avuto modo di spiegare, non è ancorato a un unico assetto, ma ha più variabili da cui attingere.
La versatilità di alcuni calciatori gli consente di modellare il canovaccio tattico a suo piacimento.
Per prendere il posto del colombiano restano in lizza Koutsoupias, Carfora e Farias. Un tandem Karic-Koutsoupias alle spalle della punta sarebbe la soluzione più indolore sul piano della convenienza, ma non garantirebbe grande pericolosità sul piano offensivo. Discorso diverso per Carfora e Farias, che sono molto più attaccanti rispetto al greco e quindi uno dei due si integrerebbe meglio con Karic, la cui titolarità appare inamovibile. Tuttavia, il tecnico prima del Como ha spiegato che il brasiliano ha al massimo una ventina di minuti nelle gambe, forse 30. Contro i lariani il fantasista di Sorocaba non è stato impiegato, per cui è difficile che l'autonomia, senza giocare, possa essere cresciuta fino a farlo durare almeno un tempo. A questo punto torna prepotentemente in voga l'ipotesi Carfora, il quale può essere schierato dal primo minuto, anche se, alla sua età, risulta essere ancora acerbo per una partita così importante. Stellone a Terni e col Como non lo ha impiegato a gara in corso per lo stesso, identico motivo di Farias: entrambe le sfide si erano trasformate in gare di sacrificio dove occorrevano forze fresche che potessero assicurare maggiore equilibrio.
Da risolvere anche i due rituali testa a testa: Viviani-Schiattarella a centrocampo e La Gumina-Simy in attacco. Il nigeriano, favorito la scorsa settimana, alla fine si è visto scavalcare in fondo al rettilineo. Ma stavolta sembra avvantaggiato. Viviani e Schiattarella partono invece alla pari nelle gerarchie del momento. Pettinari, infine, va verso un nuovo forfait. Neppure ieri si è aggregato ai compagni. Sicuri assenti Glik, El Kaouakibi, Ciano, Perlingieri. Da valutare Capellini e Basit.
I tagliandi per il settore ospiti dell'«Arena Garibaldi» acquistati dai tifosi giallorossi, alle 19 di ieri, erano 75. Ci sono ancora due giorni pieni a disposizione (prezzo 16,50 comprensivi di diritti) visto che la prevendita verrà chiusa alle 19 di domani. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino