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Primi passi verso il repulisti in casa Benevento Calcio. La società ha provveduto a convocare in sede, a partire dal prossimo 20 maggio, tutti i calciatori di proprietà i cui contratti scadono nel 2024, 2025 e 2026, accompagnati dai rispettivi procuratori. L'intenzione di Oreste Vigorito sarebbe essere quella di fare piazza pulita. Modalità e tempistiche per portare a compimento l'eventuale epurazione dipenderanno dall'esito degli incontri che il presidente avrà singolarmente con atleti e agenti.
Non sarà semplice liberarsi di alcuni «contratti-zavorra», ma è evidente che nessuno di quelli che hanno condotto la squadra fino al baratro della retrocessione possa pensare di mantenere lo stesso stipendio anche in terza serie. Per cui le strade da intraprendere saranno essenzialmente due: abbattimento o risoluzione consensuale degli accordi. In ciascuno dei due casi bisognerà comunque intavolare delle vere e proprie trattative per stabilire chi tra gli eventuali riconfermati (che potrebbero contarsi sulle dita di una mano) sarà disposto a restare accettando una decurtazione degli emolumenti, chi non lo farà e vorrà cambiare aria, chi, tra coloro che saranno invece invitati a trovarsi un'altra sistemazione sarà nelle condizioni di sistemarsi e chi, diversamente, non riceverà alcuna proposta e quindi saluterà con un'intesa sulla buonuscita.
Di certo pochi potranno restare in giallorosso, visto che molti sono ormai «marchiati a fuoco» e additati dal pubblico come i principali responsabili di una stagione disastrosa. D'altro canto lo striscione esposto dagli ultras («Tutti via da Benevento») è emblematico e la dice lunga sulla volontà del pubblico di non voler rivedere nessuno tra i maggiori artefici del ritorno in C calcare l'erba del «Ciro Vigorito» e rappresentare i colori giallorossi. Il massimo dirigente è più o meno sulla stessa lunghezza d'onda e sa benissimo che avrebbe poco senso tentare di negoziare la permanenza, al netto di un sensibile taglio sull'ingaggio, di elementi che sono a fine ciclo o carriera, che nel Sannio hanno fatto il loro tempo e sono pure invisi alla tifoseria: si è sentito tradito da personaggi che ha trattato come veri professionisti e, da gran signore qual è, cercherà di farli accomodare fuori dalla porta con la massima educazione ma con piglio fermo.
Sono stati chiamati praticamente tutti quelli che non sono in scadenza o in prestito e cioè Paleari, Capellini, El Kaouakibi, Foulon, Letizia, Pastina, Tosca, Veseli, Acampora, Improta, Karic, Kubica, Koutsoupias, Schiattarella, Tello, Viviani e Ciano.
In caso di mancata vittoria la retrocessione in C sarà conclamata, ma potrebbe esserlo ugualmente in caso di pareggio del Brescia con il Pisa, o di successo di una tra Spal e Perugia. Il Benevento dovrebbe quantomeno provare ad arrivare terzultimo per sperare in un ripescaggio e quindi provare a scavalcare due squadre. Servirebbero due successi, ma gli uomini scesi in campo a Cittadella sembrano avere la testa già in vacanza e quindi lasciano presagire un finale sulla scorta di quanto (non) visto finora. Agostinelli sta pensando ad alcuni cambi di formazione. Glik dovrebbe prendere il posto di Leverbe, mentre Viviani quello dello squalificato Schiattarella. Ancora da decidere il sostituto di Acampora, che continua a non allenarsi (la risonanza ha evidenziato una distrazione di primo grado del legamento della caviglia, difficile - ma non impossibile - a questo punto che recuperi per il Modena). In base alle prove effettuate finora sono in lizza Kubica e Karic. Tra gli assenti sicuri anche Carfora, che resterà in nazionale Under 17 fino a domenica, in attesa della chiamata per la fase finale dell'Europeo (in quel caso salterebbe anche l'ultima a Perugia).
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