Sarà un Benevento altamente competitivo quello che parteciperà al prossimo campionato di B. La scelta di Inzaghi non è casuale e rappresenta un segnale forte...
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Il diesse Foggia e il neo tecnico hanno pianificato una strategia comune e stanno lavorando ai fianchi gli obiettivi che sono già fissati, molti dei quali sono anche stati contattati. In alcuni casi è Inzaghi a spianare la strada con la prima telefonata («ti voglio con me») e poi la palla passa a Foggia, che si occupa di intavolare e chiudere le trattative vere e proprie sia con il procuratore che con la società di appartenenza. Non è un mistero che Oreste Vigorito abbia in testa un disegno chiaro: una stagione da protagonisti, fissando un nuovo record di abbonati e superando gli 8438 della passata stagione, con un entusiasmo incalzante attorno alla squadra sin dalla partenza per il ritiro. Inzaghi è il primo tassello, ma dopo di lui arriveranno gli uomini giusti da integrare a quelli che già sono in rosa e che vengono ritenuti funzionali al progetto tattico del piacentino. La strategia («scordatevi nomi altisonanti») è stata modificata in corso d'opera, perché l'appetito vien mangiando e nel momento in cui vai in all-in su uno come Inzaghi non puoi certo attuare politiche di tipo sperimentale. Nessun campionato transitorio o di ridimensionamento dei programmi, niente allenatori giovani da crescere e lanciare (come poteva essere in prima istanza, quando il prescelto sembrava essere Vincenzo Italiano), ma una finalità evidente, che è quella di vincere subito o quanto meno fare il possibile per provarci. Altro dato da sottolineare è che il Benevento non aspetterà che si entri nel vivo del mercato per concludere le prime operazioni, perché quelle in uscita (Puggioni, Costa, Di Chiara, Billong, Iemmello) non sono così semplici ed anteporre quelle in entrata rischierebbe di creare una situazione di stallo che di fatto non gioverebbe.
Il Benevento ha stabilito delle priorità su ogni reparto e per ciascun nome sono pronte almeno un paio di alternative. Dall'attacco, con Mancuso prima scelta, e dietro Donnarumma, Bonazzoli, Ceravolo e Moncini, fino al centrocampo, con Deli e Falzerano come mezzali a cui si aggiunge un altro pallino di Inzaghi, Pinato del Sassuolo (ultima stagione in prestito a Venezia). Ma la sensazione è che il nome caldo come interno sinistro nella mediana a tre, quello di un altro top-player, per adesso ancora non venga fuori. Per il centrale, invece, Brugman è il sogno proibito ma poi bisognerebbe capire cosa Inzaghi intende fare con Viola, perché di fatto occupano lo stesso ruolo e due «galli» nello stesso pollaio difficilmente possono convivere. Il Benevento ha sondato anche Palmiero del Cosenza per il ruolo di metodista, che invece potrebbe coesistere con Viola. Per la difesa Migliorini è un obiettivo concreto e il Benevento deve solo decidersi a portare l'affondo. Oggi comunque comincia una settimana molto interessante e non è escluso che arrivi già un primo colpo. Pasquale Foggia ha in agenda diversi appuntamenti per rifinire almeno un paio di operazioni che sono a buon punto, a cominciare da Mancuso e Migliorini.
Adesso è anche ufficiale (ieri l'annuncio della società giallorossa): i termini sono scaduti ed il Napoli non ha esercitato il diritto di riscatto per Roberto Insigne, che così passa a titolo definivo al Benevento per una cifra vicina a 1,5 milioni di euro. Quanto agli ex Vid Belec, il portiere sloveno che il Benevento aveva ceduto alla Samp nell'affare Puggioni, dopo una stagione da dodicesimo a Genova, si trasferisce in prestito con obbligo di riscatto ai ciprioti dell'Apoel Nicosia, allenati da Paolo Tramezzani. Il Pescara ha messo gli occhi su Enrico Brignola: chiesto in prestito al Sassuolo il talento di Telese Terme. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino