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Una prova incoraggiante e un pari che sa di beffa. Il Benevento conferma di essere molto più brillante in trasferta ma per la terza volta in quattro gare esterne non riesce a capitalizzare una prestazione migliore rispetto a quella degli avversari. Inevitabili le sensazioni contrastanti nell'analisi del giorno dopo. I risultati utili consecutivi salgono a 6, sono però tre gare ormai che i giallorossi non portano a casa la vittoria. La classifica è corta, i giallorossi restano saldamente in zona playoff, ma l'occasione gettata al vento per accorciare le distanze dalla capolista Pisa e per agganciare il Lecce al terzo posto lascia davvero l'amaro in bocca. Anche a Cremona si sono viste cose positive ed altre da rivedere. Tra le note liete di sicuro l'approccio alla contesa, che stavolta, a differenza delle uscite precedenti, è stato convincente.
Caserta è stato indeciso fino all'ultimo sulle scelte da compiere: per uomini e sistema di gioco ha preso la sua decisione soltanto poco prima della gara disputata allo «Zini» e in un certo senso la scelta di giocare con il doppio play ha pagato. Calò e Viviani insieme hanno disputato una buona gara. Il primo ha dettato i tempi (il 61% di possesso palla ne è un segnale evidente) e il secondo ha gestito magistralmente le transizioni fin quando la condizione lo ha sorretto. Il Benevento ha costruito più occasioni, ha tirato di più in porta ed è passato in vantaggio con pieno merito. Nel primo tempo però, sia Moncini che Sau non sono stati in grado di dare un contributo importante alla causa. Il sardo girava troppo al largo dall'area di rigore e quelle volte che ci si è ritrovato vicino, non è mai riuscito a trovare un assist decente o il colpo risolutore.
Ora a Caserta non resta che cogliere gli aspetti più interessanti e ripartire da quelli, apportando correttivi laddove necessario. Il 4-4-2 è una opzione importante da perseguire, e quando tornerà Improta può essere una delle variabili per la svolta. Quando il Benevento attacca con due punte vere, lo si è visto anche con Lapadula e Di Serio in campo (non con Sau che trotterellava dietro Moncini), mette costante pressione sul pacchetto arretrato avversario. Caserta spera di recuperare Improta già per la prossima sfida in programma sabato contro il Cosenza, ma se non sarà per allora il jolly di Pozzuoli tornerà a disposizione per la successiva. Il succo della questione è che il Benevento è in crescita leggera, graduale ma costante, e quindi non è il caso di generare allarmismi per l'assenza di risultati nell'immediato. In fin dei conti i giallorossi hanno perso una sola partita, in pieno recupero, e per giunta in modo immeritato a Parma. Il torneo di B è molto equilibrato e lungo, il tempo per scalare posizioni in classifica c'è tutto, il Pisa non pare in grado di tenere quel passo e da dietro stanno risalendo le formazioni più competitive.
Già domani la squadra tornerà ad allenarsi con l'intento di prepararsi al meglio per battere il Cosenza. Contro i calabresi oltre ad Improta (da valutare), torneranno a disposizione anche Acampora, che amplierà il ventaglio di scelte in mediana, ed Elia, che ha smaltito il virus gastrointestinale che gli ha impedito di prendere parte alla trasferta in terra lombarda. Servirà ancora tempo per Pastina che ha ripreso a correre. L'impressione è che l'allenatore del Benevento avrà molte più frecce nel suo arco per la prossima gara, la quale rappresenta un appuntamento assolutamente da non fallire. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino