Il Benevento gioca a poker col Sorrento: decisivi i cambi di Auteri

I giallorossi secondi e unica alternativa alla Juve Stabia

La festa di Amato Ciciretti
Un Benevento dai due volti batte un Sorrento coriaceo e mai domo cambiando passo nella ripresa. Anche stavolta Auteri la vince con le sostituzioni: al poker realizzato nella...

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Un Benevento dai due volti batte un Sorrento coriaceo e mai domo cambiando passo nella ripresa. Anche stavolta Auteri la vince con le sostituzioni: al poker realizzato nella ripresa contribuiscono tre subentrati, ovvero Ciano, Bolsius e Simonetti. Ma il gol da favola è una perla di Amato Ciciretti, che sembra essere tornato quel giocatore straordinario ammirato a Benevento sette anni fa. Forse una punizione troppo severa per gli ospiti che impostano bene la contesa, ma alla fine la differenza la fa la maggior qualità dell'organico a disposizione del tecnico siciliano. Che ha tutti disponibili tranne Meccariello, lascia ancora fuori dai convocati Karic e a sorpresa schiera Ciciretti dal primo minuto al posto di Ciano e ripesca Improta a destra, preferendolo a Simonetti.

Come preannunciato Capellini e Pinato rilevano Terranova e Talia rispetto alla vittoriosa trasferta di Picerno. Maiuri si ritrova con i due centrali difensivi squalificati (oltre all'attaccate Martignago) e ridisegna la difesa mettendosi a tre per evitare rischi, con Todisco braccetto e i rincalzi Morichelli e Di Somma a completare il pacchetto. Loreto non sta bene e a sinistra gioca Colombini, con Vitello a destra, De Francesco a orchestrare il palleggio e Ravasio-Vitale di punta. 

Il Benevento parte subito col piede giusto, ma Pinato su corner di Ciciretti tutto solo e da posizione invitante schiaccia di testa anziché inquadrare la porta, e il pallone scavalca la traversa. Al 7’ il traversone di Berra è spizzato di testa da Lanini ma la sfera si perde sul fondo. Sono solo due fiammate però, perchè il Sorrento è disposto benissimo in campo e fa molta densità in mezzo al campo. Gli spazi si restringono e il Benevento non mette quella necessaria qualità per saltare il primo pressing e e creare superiorità. Al 20’ ci prova Improta su imbucata di Ciciretti, ma il suo diagonale è respinto da Del Sorbo sul primo palo.

Al 24’ una punizione di Lanini da sinistra si spegne debole tra le braccia del portiere. Il Benevento fatica a orchestrare trame interessanti, la sfera dovrebbe camminare più velocemente ma il Sorrento chiude tutte le linee di passaggio. Così i giallorossi sono costretti a tentare le soluzione dalla distanza, come al 37’ con Pinato, che alza troppo la traiettoria del sinistro a giro. Il Sorrento si affaccia per la prima volta al 42’, ma è pericolosissimo: al termine di un'azione prolungata Vitale colpisce il palo con Paleari che non ci sarebbe arrivato. 

Nell'intervallo Auteri capisce che è ora di cambiare qualcosa e inserisce Simonetti e Ciano per gli spenti Masciangelo e Starita. Così ha inizio lo show nella ripresa. Il Benevento passa al primo vero affondo: Ciciretti indovina il corridoio giusto per Improta che l'accomoda in mezzo per l'accorrente Ciano che la spinge in rete dopo due tentativi. 

Il bis è un gioiello di Ciciretti, migliore in campo per distacco. Ciano sventaglia per Improta che scarica dietro per Ciciretti che dalla sua mattonella fa roteare il mancino togliendo le ragnatele dal sette e fa 2-0. Standing ovation e giallorossi che giocano sul velluto, sfiorando il tris a più riprese e trovandolo con un altro nuovo entrato, l'olandese Don Bolsius che raccoglie un filtrante e scarica nel destro tutta la sua rabbia gelando Del Sorbo sul primo palo. Una cannonata che il portiere non vede neanche partire. Il poker lo serve Simonetti, che si incunea controllando in corsa una favolosa apertura d'esterno di Ciciretti e infila Del Sorbo per l'ultima volta, sempre sul suo palo.

Finisce tra gli applausi scroscianti e il Sorrento è al tappeto nonostante un ottimo primo tempo. Singolare protesta dei tifosi costieri che sono senza stadio dall'inizio del campionato: a metà primo tempo indossano tutti giubbotti catarifrangenti da cantiere e srotolano uno striscione ironico con su scritto “Lo stadio lo facciamo noi”. Quelli di casa omaggiano Maria Letizia, giovane tifosa 20enne deceduta in un tragico incidente stradale in settimana. 

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Il Mattino