Benevento, Stellone mischia le carte approfittando della sosta

Il primo aprile a Bari mancheranno gli squalificati Leverbe e Pastina

L'allenatore Stellone
L'ora delle scelte. Per invertire il trend negativo Roberto Stellone non può più farne a meno. Non c'è altra via d'uscita. ...

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L'ora delle scelte. Per invertire il trend negativo Roberto Stellone non può più farne a meno. Non c'è altra via d'uscita.


Il tempo stringe e i punti a disposizione per cambiare marcia sono sempre di meno. Ne restano appena 24. Il tecnico sta sfruttando le due settimane che lo separano dalla ripresa del campionato (a Bari il primo aprile) per capire su quali calciatori può realmente fare affidamento e quali, invece, mettere da parte per lo sprint finale di otto gare che deciderà il destino del Benevento. In palio c'è il futuro del club: tornare in C dopo aver impiegato 89 anni per salire in B sarebbe una mazzata tremenda, così come abbandonare la categoria senza lottare. Per questo è giunto il momento di fare selezione, consegnando le ultime chance di salvezza a uomini veri, gente con gli attributi, senza paura e soprattutto sorretta da una buona condizione sia fisica che psicologica.

Bando alle ciance e ai preziosismi: in campo, da subito, elementi di temperamento e giovani che abbiano voglia di combattere, azzerando rendite di posizione e gerarchie di spogliatoio. In campo solo chi se la sente e chi sta meglio. Mai più prestazioni come quella di Pisa: fragilissimi e timidi in difesa, stanchi e senza idee a centrocampo, addirittura non pervenuti - cosa che peraltro accade spesso ultimamente - in attacco. Occorre mettere un freno a questa crisi che pare irreversibile e che ha condotto il Benevento sull'orlo del baratro.

Stellone va dunque alla ricerca degli uomini chiave, quelli che abbiano la solidità necessaria per tirar fuori la squadra dal tunnel in cui si è cacciata. Certo non sarà semplice eliminare dal gruppo le scorie dell'ultima partita e soprattutto individuare gli atleti di cui potersi fidare ciecamente adesso che il gioco si farà duro. Quelli con la spinta motivazionale più forte e uno stato di forma che permetta loro almeno di essere al livello degli avversari. Perché il Benevento osservato di recente, oltre che a pagare un evidente deficit tecnico e mentale, non è in grado di reggere il passo degli avversari neppure sul piano atletico.

Servirà un mezzo miracolo, ma è d'obbligo continuare a crederci fin quando l'aritmetica non cancellerà le residue speranze. Eppure pensare che la squadra giallorossa su 30 gare non ha mai realizzato più di due gol in una partita, e che solo in una circostanza si è imposta con due reti di scarto, rende l'immagine di una squadra derelitta, condannata ad un epilogo assai complicato da sovvertire. La parola d'ordine è "non mollare", impossibile farlo proprio adesso, quando c'è ancora un mese e mezzo per raddrizzare la situazione


Stellone nel frattempo va avanti per la sua strada e conta di uscirne attraverso il lavoro sul campo e sulla testa dei giocatori. Ieri altra doppia seduta con parecchi assenti, ben 12: Veseli e Jureskin, impegnati con le rispettive nazionali, Carfora con la Primavera a Viareggio, gli infortunati Ciano, Capellini e Perlingieri, l'acciaccato Letizia, gli affaticati Schiattarella e Improta, più Glik ed El Kaouakibi alle prese con lo specifico protocollo di recupero. Si sono aggregati ai compagni, allenandosi a pieno regime, oltre a Pettinari, già convocato e impiegato a Pisa, anche Vokic e Basit. Letizia si è sottoposto a nuovi controlli medici: quando prova a forzare, il ginocchio gli continua a procurare fastidio all'altezza del collaterale e le fitte hanno ripreso a tormentarlo. In questi giorni gli vengono somministrate cure ad hoc per cercare di eliminare il dolore anche perché sul piano clinico pare sia tutto ok.

Schiattarella, anche lui alle prese con il solito ginocchio malandato, viene gestito con palestra, terapie e sedute blande. Brutte notizie invece per Capellini, che per risolvere definitivamente il problema della pubalgia dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico, a causa della cosiddetta ernia sport inguinale (stessa patologia per quale fu operato a gennaio del 2022 Mattia Viviani). L'operazione è fissata per venerdì. Per lui la stagione può considerarsi già finita. Una vera e propria tegola per il finale di campionato ma soprattutto in vista della trasferta di Bari con Leverbe e Pastina squalificati (proprio ieri il giudice sportivo ha ufficializzato lo stop), Glik ed El Kaouakibi sulla via del recupero ma non ancora rientrati in gruppo e Letizia non al meglio. Stellone ieri si è concentrato prima in sala video e poi sul campo sulla tattica per reparti, e ancora una volta su azioni offensive in velocità da una porta all'altra, ed esercitazioni al tiro prima della partitella finale.
 

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Il Mattino