Si presenta bene nella sua nuova famiglia. Sfoggia il suo biglietto da visita e mette in chiaro da subito le sue intenzioni personali. Da una settimana è ufficialmente un...
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“Questa medaglia è arrivata dopo due sconfitte, cui non ero minimamente abituato, causate dal cambio di categoria e classe d’età, ma sono sempre stato sicuro che con il lavoro, prima o poi, le soddisfazioni sarebbero arrivate. Ringrazio di cuore la famiglia Maddaloni, che fa e farà sempre parte delle mie vittorie. Dedico questo trionfo alle Fiamme Oro, che mi hanno accolto da poco, al coach Dario Romano e a tutto il suo staff. Rivolgo un pensiero doveroso a mio padre Mimmo, che mi seguirà ovunque, a mia madre Rita che sarà sempre al mio fianco, ed anche alla mia sorellina Gaia” dichiara entusiasta Biagio D’Angelo (60 kg), “guerriero” partenopeo del tatami.
Risuona l’inno di Mameli al termine del derby delle Due Sicilie in finale. Battuto mediante wazari Patrick Cala Lesina al golden score. Il mondo ai piedi di D’Angelo, che mette al tappeto in una serie di incontri lunghi e impegnativi prima il rumeno Simo, con non poche difficoltà l’australiano Katz, che lo scorso anno prese parte ai Giochi di Rio, poi il padrone di casa Bence, sorretto dal tifo locale e l’elvetico Erne.
Passo dopo passo si lavora in vista di Tokyo 2020 con maggiore tranquillità e rinnovata fiducia. Ancora lunga e insidiosa la strada da percorrere. Molti i chilometri da macinare. Prossima tappa l’Europeo di Berlino, per crescere correttamente e gradualmente e continuare a sperare in un sogno a cinque cerchi.
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Il Mattino