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Al Mapei il Sassuolo fatica sempre, a tratti però ritorna la brillantezza, nel secondo tempo raggiunge il vantaggio, si fa riprendere e rimette la freccia con Raspadori, azzurrino di 21 anni, bolognese. Resiste in Europa league (anzi, quarto prima di Napoli-Spezia), da inizio stagione non è mai uscito dalla zona Europa, ha speranze di ripetere la qualificazione ottenuta con Di Francesco.
Non poteva essere tutta colpa di Maran, licenziato nonostante avesse rischiato di battere il Milan. Il Genoa con Ballardini ha migliorato in solidità, eppure dopo il derby vinto a La Spezia e il pari con la Lazio subisce la prima sconfitta con il tecnico scelto dal ds di ritorno, Francesco Marroccu. Resta penultimo, dal Bologna in giù sono comunque ancora tutte alla portata.
L’avvio è del Sassuolo, il Genoa resiste contenendo i rischi, pagando solo con due ammonizioni. I neroverdi sono vulnerabili sulla sinistra, è da lì che si crea il palo del Grifone, con l’azione insistita di Zappacosta a destra, sul cross rasoterra tocca debolmente Shomurodov, si trasforma in assist per Scamacca che sottomisura incrocia e colpisce la base del palo, ma era probabilmente in fuorigioco.
Shomurodov a destra è scatenato, l’uzbeko è uno dei migliori giovani del campionato, ruba palla a Magnanelli sulla trequarti, crossa per Scamacca, disturbato da Ayhan. Il centravanti romano è di proprietà del Sassuolo, a cui servirebbe proprio, quando Caputo manca oppure, come oggi, si fa vivo solo due volte all’inizio e nell’appoggio per Djuricic, chiuso da Criscito.
Alla ripresa il Sassuolo corona la pressione, Locatelli ruba palla a Zajc, cambia campo con un lancio di 40 metri, Boga aggira con l’esterno Masiello e infila. L’ad Carnevali in tribuna sbollisce la tensione, per la serie negativa casalinga, con le vittorie solo sul Crotone e, sofferta, sul Benevento.
Il Genoa ne cambia 3, entrano Rovella (per Badelj), Ghiglione per Masiello (va a sinistra Zappacosta) e Pjaca per Czyborra, il Sassuolo ne inserisce due, esce Caputo e al centro va Defrel, Magnanelli lascia invece a Bourabia: a Marassi con la Sampdoria il capitano ha festeggiato le 500 partite in neroverde, a 36 anni non smette.
Il pari arriva al 19’, palla persa da Locatelli, Ghiglione a destra ha spazio (Rogerio conferma i limiti difensivi), Shomurodov stacca tra Ayhan e Ferrari. L’uzbeko è stata una scelta dell’ex Daniele Faggiano, licenziato da Preziosi per giusta causa, diventa subito uomo mercato.
Il Genoa con il 3-5-2 rischia poco. Esce Djuricic, che aveva saltato una partita per questioni disciplinari, per Raspadori, entra Obiang, passato da uomo mercato con la Sampdoria a pochi minuti per gara per gli emiliani, dopo l’Inghilterra. La palla match è sul sinistro di Defrel, la girata è pronta ma sul palo. Dai e dai arriva il vantaggio, Boga da sinistra, volo d’angelo di Giacomo Raspadori, al terzo gol in serie A. Criscito era fuori posizione. Pareggia Mattia Destro ma in fuorigioco evidente, nel recupero.
De Zerbi conferma il piacere di giocare palla a terra, Boga è alla migliore prova stagionale. La tattica di attesa di Ballardini stavolta non è premiante, l’organico non è da serie B ma anche quest’anno la rincorsa sarà molto complicata.
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Il Mattino