Uruguay protagonista, Brasile ritrovato ed Ecuador piacevole conferma. L’Argentina spreca, il Cile affonda, mentre la Colombia vince all’ultimo. Comincia a delinearsi...
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Tutto facile per il Brasile di Tite che a Natal fa 5-0 alla fragile Bolivia. Il primo ad andare a rete è Neymar, che con l’1-0 sigla anche il trecentesimo gol in carriera a soli 24 anni. Il raddoppio arriva con Coutinho, poi Filipe Luís e Gabriel Jesus chiudono il primo tempo sul 4-0. Partita archiviata, ma nella seconda frazione c'è tempo per un’altra rete di Firmino e un’ovazione per il tecnico Tite. Il Brasile è tornato. Ed è a una sola lunghezza dall’Uruguay capolista. Neymar, duramente colpito e provocato nel corso della partita, salterà la prossima sfida contro il Venezuela per somma di gialli. L’Uruguay mantiene la testa del girone di qualificazione. Il testa-coda con il Venezuela termina con un secco 3-0, doppietta di Cavani e gol di Lodeiro. L’Argentina, invece, scivola in quinta posizione (quella dello spareggio), lasciando spazio a Ecuador e Colombia, rispettivamente in terza e quarta. Senza l’infortunato Messi, Bauza schiera Dybala insieme ad Aguero e Di Maria a sostegno di Higuain. L’Albiceleste si porta avanti con Funes Mori, Guerrero pareggia, mentre a quindici dalla fine il 2-1 di Higuain, servito sulla destra da Zabaleta, sembrerebbe regalare i tre punti ai padroni di casa. Un errore di Mascherano, però, innesca il rigore in favore del Perù e causato da Funes Mori. La Colombia vince in casa del Paraguay con un sofferto 1-0 di Cardona nel finale, mentre l’Ecuador dimostra ancora una volta di meritare un posto fra le prime quattro travolgendo per 3-0 il Cile due volte campione d’America (2015, 2016) di Pizzi. La Roja è in settima posizione e al momento fuori dal Mondiale russo. La stampa cilena parla già di spareggio per la sfida contro il Perù al Nacional di Santiago. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino