L'undici anti-Cittadella è ancora in fase di elaborazione, ma, salvo imprevisti dell'ultim'ora, 9 maglie su 11 possono considerarsi già assegnate. Bucchi...
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Questo perché Armenteros non può essere ancora considerato fisicamente pronto per sostenere una gara dall'inizio, mentre Asencio ormai è designato più come alter-ego di Coda che come partner avanzato. Sotto lo sguardo interessato del presidente Vigorito e del diesse Foggia (presente sulle tribune, oltre ad centinaio di tifosi, un'intera classe di un'istituto scolastico di Napoli, come già accaduto quindici giorni fa, per uno specifico progetto didattico) la seduta di ieri sul sintetico dell'«Avellola» è filata via in misura leggermente ridotta ma con la stessa intensità nonostante spirasse un vento forte e gelido. Assenti in cinque: Roberto Insigne, Puggioni, Costa, Di Chiara e Tello. Per adesso nessun campanello d'allarme, solo riposo precauzionale. Oggi si saprà qualcosa in più sulle condizioni di Di Chiara e Tello, alle prese con il lieve riacutizzarsi dei precedenti acciacchi (anca per il primo, caviglia per l'altro) e non presenti neppure all'allenamento di martedì.
Ha svolto quasi per intero la sgambatura lo sloveno Vokic (ufficializzato ieri il suo ingaggio da parte della società: per lui contratto fino al 2021, indosserà la maglia numero 36), che Bucchi ha provato come mezzala sinistra nelle esercitazioni tattiche sul possesso. Il ragazzo classe 96 può giocare anche da trequartista, ruolo non previsto dal 3-5-2 di Bucchi. Ha destato comunque una discreta impressione negli spettatori interessati, anche se bisognerà vedere innanzitutto come riuscirà ad ambientarsi, a districarsi con la lingua e soprattutto ad inserirsi negli schemi dell'allenatore. Su di lui Pasquale Foggia ha fatto una personale scommessa, speranzoso che non finisca come con Bukata. Per adesso è sparito dai radar anche il polacco Janek Jurczak, portiere in prova di quasi due metri ed evidentemente sbolognato con largo anticipo.
Ieri c'era un altro estremo difensore sotto osservazione, il 19enne Giorgio Galluzzo in forza al Castrovillari (Serie D) che oggi rientrerà alla base ma continuerà ad essere seguito. Bucchi senza Di Chiara e Costa ha utilizzato per la prima volta Maggio nella difesa a tre, ma la sensazione è che si sia trattato di un esperimento dettato dalla necessità e che se soluzione sarà, accadrà solo in extrema ratio. Per il resto le formazioni dei «verdi» con Tuia-Antei-Maggio dietro, Letizia-Del Pinto-Crisetig-Sanogo (Vokic)-Goddard (Cuccurullo) in mediana, Asencio-Ricci di punta, e dei «rossi» (Volta-De Caro-Caldirola in difesa, Gyamfi-Buonaiuto-Viola-Bandinelli-Improta a centrocampo, Coda-Armenteros tandem offensivo) erano appositamente miscelate per non fornire troppe indicazioni sia ai calciatori che a tutti coloro che hanno assistito. Bucchi, come tradizione vuole, preferisce tenere tutti sulla corda, anche se per l'80% la squadra per sabato è già fatta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino