Ciro Ginestra l'aveva detto prima del derby con la Cavese, cioè che avrebbe voluto una Casertana in grado di vincere mettendo momentaneamente da parte il bel gioco per...
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SCATTO DI MORALE
Un successo pesante che restituisce ulteriore morale all'intero ambiente e che rappresenta una tappa importante verso la salvezza diretta strizzando, comunque, l'occhio alla zona play off che adesso è distante appena due punti, mentre è cresciuto il distacco sulla quintultima con il Picerno ora distanziato di sei lunghezze. Da tenere d'occhio anche il distacco su terzultima e penultima, cioè Bisceglie e Rende, rispettivamente staccate di diciotto e venti punti, margine ben superiore ai nove punti che ne impedirebbero lo svolgimento dei play out nel caso malaugurato in cui la Casertana dovesse piazzarsi addirittura quartultima. Ipotesi più che altro di scuola che fattibile nella realtà, anche perché la quota salvezza si fa sempre più vicina. Il tutto a otto giornate dal termine della stagione regolare.
IL CASO D'ANGELO
Unica nota stonata di un pomeriggio perfetto, l'espulsione di D'Angelo, spedito negli spogliatoi dal direttore di gara dopo, a quanto ci è stato riferito, un battibecco con la panchina del Monopoli avvenuto una manciata di secondi dopo la realizzazione del rigore ad opera di Corado. Rosso diretto che costringerà il centrocampista ex Avellino a saltare per squalifica il prossimo impegno di campionato in programma domenica al Pinto contro il Teramo, match in cui la Casertana, vincendo, avrebbe l'opportunità di agganciare in classifica proprio la compagine abruzzese. Sempre che, però, che si giochi. Già perché oggi pomeriggio è previsto una seduta straordinaria del Consiglio Federale della Figc in cui si discuterà l'opportunità di sospendere o meno tutti i campionati per affrontare l'emergenza Covid-19. Domenica si è andati davvero ad un passo da uno stop ai campionati, con l'associazione dei calciatori che aveva addirittura minacciato lo sciopero, ma poi tutto è rientrato. Ma potrebbe esserlo davvero per poco. Già ieri, infatti, il Coni ha deliberato lo stop fino al 3 aprile di tutte le attività sportive con richiesta al Governo di emanare un apposito decreto che possa superare quello attualmente in vigore. Probabile, a questo punto, che anche il calcio professionistico si allinei a tale disposizione.
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Il Mattino