Alessandro Micai ha smaltito i postumi della ginocchiata fortuita al torace e si è allenato ieri al centro sportivo Mary Rosy. Prenderà posto sul volo charter che...
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I NODI
All'inizio di questa maratona calcistica post Covid, infatti, la Salernitana non può permettersi di perdere altri pezzi per strada: Lombardi è squalificato come Pellizzer e Dezi della Virtus Entella ma anche infortunato al ginocchio sinistro (trauma contusivo-distorsivo, indica il club nel bollettino medico) e dunque a rischio per la sfida casalinga alla Cremonese, post squalifica; Cicerelli deve recuperare dall'intoppo muscolare e dopo l'addio del preparatore Filetti, trasferitosi in Francia, è stato preso in consegna con Mantovani dal preparatore Vincenzo Laurino che svolgeva già mansioni di recupero infortunati con la Primavera. Senza ali, a caccia di alternative ai gol di Djuric che ha subito segnato ma va anche gestito in futuro, Ventura studia ulteriori soluzioni offensive, attende risposte da Jallow e Gondo. Stava provando a restituire Giannetti all'area di rigore ma l'ex Livorno ieri ha avvertito un fastidio muscolare ed è stato sfilato dalle esercitazioni, in attesa di verifiche ulteriori in programma oggi. Urgono idee, piedi buoni e personalità per trovare sbocchi, serve il migliore Kiyine. Il nazionale marocchino è stato un investimento: la Lazio lo ha messo sotto la propria ala protettiva, l'ha mandato in granata confidando nella definitiva esplosione e lo osserva. Kiyine è il rigorista ma anche uomo assist: utilizzato per 2184' fin qui, è titolare da 6 partite, ha realizzato 8 gol, ha messo lo zampino (magari involontario: aveva mirato al palo lungo ed è venuto fuori un prezioso rimpallo) nel gol di Djuric contro il Pisa e colpendo il palo su calcio di punizione ha firmato l'unica, vera palla gol della Salernitana, dopo il pareggio toscano. Parafrasando Ventura, la squadra ha bisogno di un Kiyine non scolaro ma che salga in cattedra. Deve essere «la fantasia al potere» e Chiavari può essere la gara del destino per lui.
IL GIUDIZIO
In Liguria, il giorno del debutto di Colantuono, realizzò il suo primo gol con la maglia della Salernitana (0-2 il risultato finale). «Lo utilizzai sottopunta alle spalle di Bocalon ricorda Colantuono vincemmo la partita e sfoderò una prestazione di grande qualità. È un giocatore con doti spiccatamente offensive, un polivalente: rende da mezzala, trequartista, può cimentarsi anche da esterno offensivo. Può sbocciare in futuro. Quanto sia vicino questo futuro dipende da lui e dalla continuità che deve trovare. Vive ancora un po' di fiammate ma se riesce a carburare, in questa volata del campionato può diventare il valore aggiunto della Salernitana. È fortunato perché può lavorare con un tecnico che già lo conosce e lo apprezza. Ha di sicuro potenzialità per arrivare nella Serie A conosciuta con il Chievo ma adesso, in B, bisogna calarsi in un contesto di gare ravvicinate contro avversarie che non mollano, chiudono gli spazi e lottano per altri obiettivi. Riprendere dopo tre mesi non era facile».
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Il Mattino