Il principale oggetto del desiderio del Benevento per la difesa è Alin Tosca. Come già anticipato da «Il Mattino» una settimana fa, il ritorno del rumeno...
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L'operazione purtroppo non è semplice, perché Tosca è una colonna portante della squadra allenata dal connazionale Marius Sumudica: 17 presenze su 17 gare, mai sostituito e difficilmente sostituibile. Bisogna trovare l'accordo con il Gaziantep e non è facile, Foggia ci sta provando. Il nemico in questo caso è il tempo (anche se per Tosca, Inzaghi farebbe anche lo sforzo di aspettare oltre il Pisa), in caso contrario l'affare sarà rinviato alla prossima estate. Il lotto delle alternative si va tuttavia assottigliando col passare dei giorni. Depennati dall'elenco dei pretendenti Empereur (che il Verona non cede, o al massimo solo per cifre importanti) e anche Gabbia e Ranieri, visto la formula di cessione di questi ultimi due cozza con la filosofia del Benevento che non implica la valorizzazione di giocatori altrui (Fiorentina e Milan li lasciano partire solo in prestito secco senza possibilità di fissare un riscatto). Il piano B conduce a Vasco Regini, sempre più ai margini alla Samp, che come Tosca può ricoprire più ruoli, operazione fattibile per via dei buoni i rapporti di Foggia con Giuffredi, procuratore di Improta e già chiamato per sondare Donnarumma prima dell'ingaggio di Moncini. Altro profilo appetibile è quello di Federico Barba, anche lui (gira e rigira) già trattato in passato da Foggia, in forza al Real Valladolid in Spagna (prestito dal Chievo). Il difensore, assistito dai fratelli Pastorello, è l'outsider del novero: ha avuto l'autorizzazione dal club spagnolo per restare un settimana in più in Italia per trovare una sistemazione. Discorsi in piedi con Udinese e Aek Atene, il Benevento è alla finestra e potrebbe eventualmente affondare il colpo. Rimane in piedi ma sta per sfumare l'ipotesi Krajnc (proposto al Frosinone uno scambio con Armenteros, da non escludere l'eventuale inserimento di Coda nella trattativa, ma le pretese economiche del bomber non la agevolerebbero) considerato che il club non è disposto a svenarsi per uno che fa panchina da quasi un anno e mezzo.
La squadra intanto prosegue il suo lavoro con le doppie sedute nel ritiro capitolino. Ieri altra sorpresa, e che sorpresa: al Mancini Park Hotel è piombato Francesco Totti per salutare Pippo Inzaghi e si è intrattenuto a lungo anche con Pasquale Foggia assistendo a buona parte dell'allenamento. Oggi test in famiglia al quale assisterà anche il presidente Vigorito, il cui arrivo è atteso per questa mattina. Continua infine a sfoltire la rosa la Primavera giallorossa. Dopo le partenze in prestito di in D di Carriero, Onda e Dublino, si registra il passaggio (a titolo definitivo) del centrocampista classe 2001 Giuseppe Mirante alla Cavese, in serie C: il ragazzo è già stato convocato da Campilongo in prima squadra per la gara di oggi contro la capolista Reggina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino