«Due pali, un infortunio dopo pochi minuti, e qualche decisione arbitrale che non commento, credo che l'Avellino abbia fatto una partita semplicemente grande,...
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L'atteggiamento è quello giusto, la partenza convincente nonostante le tante difficoltà. E così l'Avellino (8') potrebbe già andare in vantaggio. Triangolazione in velocità Micovschi, Albadoro, Parisi che arriva in area come un espresso, si smarca da un avversario e colpisce il palo alla sinistra del portiere, sulla ribattuta Tito manda fuori. Il rosso dell'emergenza diventa di fuoco e così anche Silvestri (14'), vittima di un infortunio nel tentativo di rubare palla, è costretto ad uscire dal campo in barella. Per lui distorsione al ginocchio sinistro. Dentro ci va Rossetti e non c'è nessun stravolgimento nell'assetto tattico.
La Vibonese al 18' segna. Rimessa laterale di Tito, palla a Bernardotto , Peterman si inserisce e insacca nell'angolo, complice Rossetti che lo guarda senza marcarlo. Emmausso potrebbe raddoppiare, a tu per tu con Tonti in uscita disperata, ma la sfera finisce di un soffio fuori. Alla mezzora ancora Emmausso a due passi dalla porta, ancora di poco fuori.
PALO SU PUNIZIONE
La Vibonese è sfortunata, l'Avellino idem . Dopo il palo di Parisi arriva l'incrocio dei pali (32') colpito da Di Paolantonio su punizione. Il capitano si dispera, Capuano pure: in panchina si agita e sconfina spesso fuori dall'area tecnica. Lo show continua, il tecnico si lamenta per un rigore non concesso a Parisi, e così l'arbitro Kumara di Verona, su segnalazione del primo assistente Mittica, lo espelle tra resistenze e lamenti plateali.
Passano i minuti, sale la rabbia, si alza il ritmo, la squadra biancoverde pressa e aggredisce, la Vibonese si difende però non basta, soprattutto di fronte allo tsunami Parisi. Su una uscita della difesa avversaria (47') Di Paolantonio recupera la palla, la serve al serinese doc che si inventa un numero nello stretto, elude due uomini come birilli, arriva davanti a Greco e lo supera con una disinvoltura da giocatore esperto.
Nella ripresa i ritmi non si abbassano e gli equilibri non cambiano anche se l'assalto è tutto biancoverde. Capuano, in Terminio dopo l'espulsione, rischia di cadere dagli scalini per la disperazione. La Vibonese risponde con un altro colpo di testa.
Il Partenio Lombardi (in aumento le presenze rispetto al recente passato) respira e alla fine il pareggio, dopo una partita vibrante ed emozionante, non scontenta nessuno.
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Il Mattino