Campionati del Mediterraneo, Cuomo jr: argento dedicato al nonno

Valerio Cuomo
Da Bergamo a Cartagine, dal bronzo all’argento. Si fa largo, nella spada maschile, il napoletano Fabrizio Cuomo. Ai Campionati del Mediterraneo sale sul secondo gradino del...

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Da Bergamo a Cartagine, dal bronzo all’argento. Si fa largo, nella spada maschile, il napoletano Fabrizio Cuomo. Ai Campionati del Mediterraneo sale sul secondo gradino del podio lo schermidore figlio d’arte. Battuto ai quarti il croato Plese (15-5), in semifinale l’atleta del Club Schermistico Partenopeo ha fermato l'altro azzurro Paolo Santoro per 13-10, «dirottando» così il compagno di Nazionale verso la medaglia di bronzo. Stop in finale: Cuomo junior fermato 14-12 dallo spagnolo Miguel Angel Chuzon.

 
Successo a Tunisi. «Concorrenza agguerrita e voglia di vincere alle stelle. Sono partito vincendole tutte nel girone e sono arrivato sul podio senza troppe difficoltà: concentrazione a mille», ammette il 17enne dal cognome pesante.

Incroci pericolosi. «Ho incontrato Paolo Santoro in semifinale, già superato in Lombardia 15-8. Duole sempre sfidare un compagno di squadra, e l’ansia si è fatta sentire. Per fortuna sono riuscito ad avere la meglio. Subito sopra nel punteggio, Paolo è riuscito quasi a recuperare del tutto, ma le cinque lunghezze di distacco sono state decisive. E’ stata sudatissima e Santoro è stato molto bravo a non arrendersi mai», racconta Fabrizio.

Finale pensiero fisso. «Avevo tutti dalla mia parte: c’è chi mi ha sostenuto da casa e chi a bordo pedana. Ho provato a ricucire lo svantaggio fino al 14-12. Sono fiero dell’ottima prova ma si poteva fare meglio e ottenere un risultato che avrebbe, -a parer mio-, deciso la squadra per gli Europei. Chuzon è stato più bravo di me a cogliere l’occasione: è stato un match che si poteva portare a casa».

Prossimi impegni. «Si punta sempre più in alto. In ogni caso mi sento pronto per qualsiasi decisione prenda il ct, perché so perfettamente, come del resto ha sempre fatto, che non ci saranno preferenze: sceglierà giustamente. Non voglio fare pressioni e mi terrò alla larga dal suo lavoro».

Tributo affettuoso da nipote. «Una dedica speciale, oltre alla mia famiglia e al mio maestro Antonio Iannaccone, va a mio nonno Italo, ricoverato in ospedale. Da sempre sognavo di dedicargli un risultato importante: ti voglio bene nonno».

Esulta anche il papà-commissario tecnico Sandro Cuomo. «Sono molto contento. Fabrizio ha disputato un’ottima gara. Ha vinto in semifinale il derby azzurro. Vedo questo ragazzino in continua crescita. Mi fa piacere, perché ripaga dei suoi grandi sacrifici. Ora bisogna spingere un po’ sulla scuola, però», sorride il genitore-educatore.


Studio e scenari. «In attesa di quali saranno le formazioni per gli Europei e i Mondiali, non bisogna dimenticare che la scuola è un capitolo da non trascurare. Il nostro lavoro in famiglia sarà indirizzato in questo senso. Nel frattempo Valerio, in Coppa del Mondo, si è qualificato nel tabellone dei 64. Fa un po’ strano vedere i miei due figli, uno a Tunisi e l’altro a Doha, impegnati nello stesso giorno in due gare importanti. Ci dovremo fare l’abitudine», conclude orgoglioso Cuomo senior. Buon sangue non mente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino