​Paolo Cannavaro e lo scudetto: «Tutti negli anni abbiamo messo un mattone»

La presentazione del libro «La notte prima» (Cairo Editore)

Paolo Cannavaro da Iocisto
«Questo scudetto è di chi lo ha vinto con pieno merito. Il Napoli non era la squadra più forte ma quella che ci ha creduto con maggiore determinazione. Ma a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Questo scudetto è di chi lo ha vinto con pieno merito. Il Napoli non era la squadra più forte ma quella che ci ha creduto con maggiore determinazione. Ma a questo scudetto hanno contribuito tutti coloro che qualcosa hanno dato negli anni: dirigenti, allenatori e giocatori». Lo ha detto Paolo Cannavaro, capitano del Napoli che si qualificò in Champions League nel 2011 e vinse la Coppa Italia nel 2012, intervenendo alla presentazione del libro «La notte prima» (Cairo Editore), scritto da Massimo Ugolini e Maurizio de Giovanni, presso la libreria Iocisto al Vomero.

Cannavaro, reduce col fratello Fabio (di cui è il vice) dalla breve e sfortunata esperienza a Benevento, è tornato a vivere a Napoli ed è in attesa di un progetto tecnico per tornare in panchina. «Allenare il Napoli? Sarebbe un sogno. Sulla decisione di Spalletti non do giudizi, però dico che dopo due anni di lavoro è giusto fermarsi a riflettere perché sono tanti nel rapporto tra un allenatore e una squadra». E poi, alla presenza del suo ex procuratore Enrico Fedele, ha ricordato il meraviglioso gol alla Juventus in rovesciata nella Coppa Italia 2006, quando conquistò i tifosi napoletani.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino