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La Capri-Napoli, la gara di nuoto in acque libere più famosa al mondo e che quest’anno ha festeggiato l’edizione numero 55, entra a far parte delle stelle della Hall of Fame. L’ufficializzazione è stata data nel corso di una conferenza organizzata da remoto per rispettare i protocolli anti-contagio da Ned Denison, rappresentante del comitato esecutivo dell’Imshof (International Marathon Swimming Hall of Fame). Alla conferenza ha partecipato, in rappresentanza dell’organizzazione della Capri-Napoli, il responsabile della società Eventualmente Eventi & Comunicazione Luciano Cotena: «Siamo felici – il suo commento – e vogliamo ringraziare l’Imshof e tutti coloro che hanno votato per la maratona Capri-Napoli, per aver fatto in modo che una competizione storica come la nostra potesse entrare nella Hall of Fame mondiale delle acque libere».
E' stato confermato che l’annuale cerimonia, saltata nel 2020 a causa della pandemia, si svolgerà a New York nel maggio 2021.
Tornando alla Capri-Napoli, si è parlato della tradizione che va avanti dal 1954 e della capacità di fare ripartire l’evento nel 2003 dopo lo stop del 1992. «Da bambino nuotavo pensando di poter gareggiare alla Capri-Napoli – ha detto Cotena – Un sogno che non ho realizzato ma, organizzandola, ho dato a molti altri campioni la possibilità di parteciparvi. Diversi i momenti che ricordo con piacere di questi 18 anni, come la partecipazione di campioni del calibro di Claudio Plit, Paul Asmuth, Yuko Matsuzaki, Irene Van Der Laan, forse non più giovanissimi ma che hanno voluto onorare il ritorno della Capri-Napoli nel 2003, dopo essere stati protagonisti assoluti prima dello stop. E poi l’edizione di quest’anno, vessata dalla pandemia, con un parterre per forza di cose ridotto ma di alta qualità. E i risultati ci hanno dato ragione».
Doveroso il ricordo di Giulio Travaglio, vincitore di cinque edizioni. «Un amico che mi ha aiutato a fare ripartire la maratona. Resterà sempre nei nostri cuori». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino