Cardelli, ex primavera della Lazio: «Troppi stranieri lascio l'Italia»

Cardelli, ex primavera della Lazio: «Troppi stranieri lascio l'Italia»
«Lascio perché sinceramente questo non è...

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«Lascio perché sinceramente questo non è più lo sport di cui mi sono innamorato da bambino. Non vedo che senso abbia giocare nella Lazio Primavera ed essere circondato da stranieri, e non solo, essere trattato pure come una m..., dopo tutti i sacrifici che ho fatto». È il duro sfogo apparso sul profilo facebook di Filippo Cardelli. Ormai ex centrale difensivo della Lazio Primavera. Dopo essere rientrato da un lungo infortunio, il giovane calciatore denuncia la mancanza di attenzione del club ai giovani italiani a favore degli stranieri. «Quando ti senti dire che dopo un crociato rotto non sei sicuro di avere le cure della società perché non hai il contratto - le sue accuse - quando non puoi mangiare a Formello nei giorni di doppia seduta perché non hai il contratto, quando non puoi andare in palestra a migliorarti perché non hai il contratto, quando non ti pagano la visita medico agonistica perché non hai il contratto, ti cascano le palle e rimangono per terra». Cardelli la sua scelta l'ha ormai fatta, studierà inglese per poi provare a giocare negli Usa: «Non ho mai giocato a calcio per i soldi - prosegue - ma solo per la felicità di far parte di un gruppo di amici che lottano per un obiettivo comune, ho giocato a calcio per il desiderio di poter dire 'c... ce l'ho fatta», sono arrivato. La Serie A è piena di stranieri, il calcio degli italiani è morto, e sinceramente se devo essere trattato come uno straniero in patria preferisco andarmene«. Quello dei troppi stranieri »è un tema che riguarda l'intero mondo calcistico nazionale - questa la posizione della società come appreso dall'Ansa -, anzi la Lazio è uno dei club dove c'è un numero di italiani più alto rispetto ad altri. È un fenomeno complessivo che va affrontato in maniera diversa e non sicuramente con una polemica di questo genere«. Intanto oggi primo allenamento di Keita dopo l'aria di burrasca che si respirava prima della fine del mercato. Il senegalese, di ritorno dagli impegni con la sua nazionale, ha abbracciato il tecnico, Simone Inzaghi prima di essere reintegrato nel gruppo. Per Chievo-Lazio è a disposizione.
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Il Mattino