Una vera e propria stangata quella che il giudice sportivo territoriale ha inflitto al Carotenuto Mugnano, società calcistica che milita nel campionato di Promozione girone...
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La nota stampa diffusa dalla dirigenza della Polisportiva Lioni ha trovato oggi conferma nel dispositivo del giudice sportivo, che ha di fatto confermato tutte le accuse mosse alla società mugnanese. All'arrivo allo stadio, il club ospite ha trovato i cancelli chiusi, ma soprattutto alcune persone riconducibili al Carotenuto che, dopo aver minacciato verbalmente i tesserati avversari, hanno colpito con violenti schiaffi due calciatori e con un pugno il presidente del Lioni, generando un parapiglia sedato a fatica grazie all'intervento del commissario di campo. Ulteriori minacce sono arrivate da una persona che, in seguito, si è qualificata come presidente del Carotenuto.
Giunti negli spogliatoi, i tesserati del Lioni hanno fatto presente agli ufficiali di gara, al commissario di campo e ai Carabinieri nel frattempo intervenuti, che non sarebbero scesi in campo per mancanza delle giuste condizioni psico-fisiche per poter disputare la partita. Letti i referti, il giudice sportivo ha comminato al Carotenuto la sconfitta per 0-3 a tavolino, un punto di penalizzazione in classifica, un'ammenda di 1500 euro e l'obbligo di disputa a porte chiuse di tutte le prossime gare interne da qui al 30 giugno prossimo.
A marzo dello scorso anno, il Carotenuto fu punito con la disputa a porte chiuse di tutte le gare interne successive alla sentenza del 9 marzo, a causa della violentissima aggressione ai danni dei calciatori del San Marzano, da parte di pseudo-tifosi mugnanesi che riuscirono ad entrare sul terreno di gioco, passando per un cancello lasciato incautamente aperto dagli addetti al campo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino