Carpisa Yamamay Acquachiara, il ritorno di Manuel Lanfranco

Manuel Lanfranco
Julien al Posillipo, Manuel all’Acquachiara. Stessa famiglia, pallanuoto medesima passione. Il più grande dei fratelli Lanfranco indosserà la calottina...

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Julien al Posillipo, Manuel all’Acquachiara. Stessa famiglia, pallanuoto medesima passione. Il più grande dei fratelli Lanfranco indosserà la calottina biancazzurra. Il suo un ritorno convinto alla Carpisa Yamamay. Dopo l’esperienza maturata alla Rari Nantes Arechi, il marcatore classe '98 ritroverà i suoi ex compagni di squadra. Era presente al funerale del compianto Mario Scotti Galletta, insieme al tecnico Mauro Occhiello, a capitan Vincenzo Tozzi e compagni, per l'ultimo saluto al grande e plurititolato portiere, gloria della Canottieri Napoli e Collare d'oro al merito sportivo.

 
«Sono contento di tornare a far parte di un progetto ambizioso, che punta alla crescita graduale dell'intero gruppo», spiega soddisfatto Manuel. «Colgo l'occasione per ringraziare la società Arechi: nel girone d'andata, prima dello stop, ho avuto ampio minutaggio». Poi il lockdown, torneo sospeso e dichiarato definitivamente concluso.
 
Terzo anno in calottina biancazzurra, Manuel Lanfranco (nella foto di Manuel Schembri) si dice pronto a battagliare nuovamente in serie A2, considerandosi più maturo e desideroso di apportare il suo contributo al club presieduto da Franco Porzio.
 
Bentornato. Ne apprezza le qualità il coach Occhiello. «Manuel è un tassello importante della rosa; lo scorso anno si è distinto, disputando un buon campionato con l'Arechi e si innesta in un meccanismo che conosce benissimo».
 
Salutano lo statunitense Kacper Langiewicz, argento alle Universiadi 2019, diretto in Ungheria, e Manfredi Iula. Pronto a sbarcare all’ombra del Vesuvio il giapponese Kenta Araki. «Abbiamo cercato di non modificare radicalmente l'identità del roster che stava facendo bene in campionato. Questa squadra meritava di concludere ciò che aveva iniziato nello scorso novembre», osserva il direttore sportivo Gianluca Leo.
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Il Mattino