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«Si affidi all’Agcom la tutela dei consumatori per i servizi Dazn». Lo afferma l’onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia e componente della Commissione Cultura alla Camera, che nella relazione odierna sulla modifica della direttiva Ue sulla fornitura di servizi media audiovisivi ha affrontato anche la questione Dazn, principale titolare di diritti del massimo campionato di calcio e al centro in queste settimane di diverse proteste da parte degli utenti per alcuni disservizi nella trasmissione in diretta online, gli ultimi avvenuti nel finale della partita Napoli-Juventus.
aIl discorso è esteso a tutte le piattaforme di condivisione video e streaming tv. «Il decreto di recepimento delle direttive Ue - spiega l’onorevole Casciello - dovrà prevedere specifiche misure a tutela dei consumatori di servizi di media audiovisivi, lineari e non lineari, anche mediante il ricorso a procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie e meccanismi di indennizzo in caso di disservizi, affidando la regolamentazione di tali procedure all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Nel dettaglio, l’onorevole Casciello argomenta: «Tale vuoto di tutela si è manifestato in maniera ancor più evidente in queste ultime settimane, da quando, cioè, in virtù dell’assegnazione da parte della Lega Nazionale Professionisti Serie A dei diritti audiovisivi del Pacchetto 1 e del Pacchetto 3 del campionato di calcio alla Società Dazn lo streaming via internet è divenuta la modalità più diffusa per la visione delle partite di tale campionato. E allora, quid iuris in caso di mancata fruizione dei contenuti per problemi della piattaforma? Quali tutele l’ordinamento garantisce agli utenti di Dazn in caso di mancato rispetto della qualità promessa? Al momento solo quella, di fatto molto gravosa, del ricorso giurisdizionale. In vero, la possibilità per i consumatori di adire l’Agcom per la risoluzione delle controversie che dovessero insorgere nei confronti di Dazn (in analogia a quanto avviene già per gli utenti di pay-tv) va, dunque, assicurata al più presto, rispondendo, prima ancora che alla delega ricevuta dal Parlamento, ai più moderni principi di civiltà del diritto».
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