Delusione Sidigas, addio play off

Delusione Sidigas, addio play off
Vince Caserta, abbarbicata al lumicino della speranza sempre più flebile dopo la cocente sconfitta di Varese, mentre Avellino abbandona una volta per tutte i sogni di gloria di...

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Vince Caserta, abbarbicata al lumicino della speranza sempre più flebile dopo la cocente sconfitta di Varese, mentre Avellino abbandona una volta per tutte i sogni di gloria di un improbabile aggancio ai play off. Spalti infuocati come da copione, anche perchè tra le due tifoserie non corre proprio buon sangue.

Il primo gancio è di Ivanov, risponde Hanga con un tap-in vincente. Caserta subito in fuga (2-7) con
l'ex Ivanov e con un preciso Scott mentre la Scandone fatica oltre il normale per farsi largo tra le linee bianconere con Harper che fallisce anche nelle cose più elementari. Festival degli errori su entrambi i fronti, ma Avellino fa peggio dei cugini casertani e tutto a danno dell'esiguo fatturato del primo periodo, anche se nelle battute finali le riesce persino il sorpasso con Anosike (13-12).
Al ritorno in campo Esposito innesta Antonutti che serve bene Michelori per un nuovo sorpasso ma
a a rimettere in corsa gli uomini di Frates è adesso un trasformato Gaines che ne mette 5 di fila.
Caserta cerca allora di attuare il suo piano gara, provando a tenere alta l'intensità difensiva ed a
limitare quanto più possibile la pericolosità degli esterni biancoverdi e ci riesce egregiamente con la
coppia Antonutti-Ivanov che capovolge in un amen il punteggio (25-29) e che costringe Frates ad un
time out che per la verità serve a poco.
Al rientro niente cambia , per i padroni di casa è ancora notte fonda. Quando sembrava che
Avellino fosse agonizzante una tripla di Banks restituisce nuova linfa all'inerzia della gara.

Trasolini in penetrazione per l'ennesimo sorpasso (49- 48) ed ancora è tutto da rifare. Rush finale. Antonutti in contropiede non perdona,Green,in un lampo di memoria, ricorda di essere cecchino infallibile dalla distanza, Scott corre ai ripari e la Juve vola a +6 (56-62).Ancora Gaines a ricucire lo strappo immediatamente riallargato da un sorprendente Scott, ma è un Domercant fino ad allora ininfluente a porre il definitivo sigillo sulla partita. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino