A poche ore dal termine del calciomercato (si è sempre, però, in attesa di una decisione in merito alla richiesta di proroga al 31 agosto avanzata dalle...
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Ieri, nel frattempo, altra doppia seduta di allenamento della Casertana, entrambe svoltesi sul campo militare dell'adiacente caserma Brigata Garibaldi continua a lavorare in preparazione al prossimo campionato che, lo ricordiamo, prenderà il via soltanto a partire dal 15 settembre, oltre tre settimane, cioè, rispetto alla data originariamente prevista, a causa del caos ripescaggi che hanno interessato diverse squadre per ora iscritte al torneo di Serie C. «Un rinvio piuttosto consistente - dice il centrocampista rossoblù Antonio Romano - ma il nostro lavoro non cambia. E' chiaro che, partendo il campionato con questo ritardo, in questo periodo stiamo intensificando maggiormente il lavoro per poi ridurne il carico gradualmente in vista dell'inizio del torneo. Siamo tranquilli, insomma». E' una Casertana in grado di dire la sua per il discorso promozione quella che la società sta costruendo. Per Romano, tuttavia, ciò non comporterò alcun tipo di pressione psicologica sulla squadra. «Siamo consapevoli delle cose importanti che sta facendo la società - dice Romano - e ciò non può farci altro che piacere perché quando si alza l'asticella si lavora quotidianamente con maggior entusiasmo, anche per migliorarci singolarmente. L'arrivo di giocatori importanti, insomma, è uno stimolo in più per fare bene sia in partita che in allenamento». Modulo di gioco inalterato rispetto alla passata stagione, anche se è cambiato il tecnico. Da D'Angelo a Fontana, comunque, per lo stesso Romano, che è uno dei reduci dello scorso campionato e quindi tra quelli in grado di poter fare una comparazione, qualcosa comunque è cambiato. «Rispetto allo scorso anno - dice Romano - ci sono delle differenze soprattutto in mezzo al campo. Fontana, infatti, in quella zona del campo ci chiede più dinamicità con passaggi di prima proprio per far correre più velocemente il pallone, mentre D'Angelo preferiva un maggior possesso della sfera». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino