Il caso è di quelli spinosi. Riguarda la vertenza proposta dall'ex tesserato Alessandro Scialpi nei confronti del Gragnano. In prima istanza, le ragioni creditorie del...
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Quindi il reclamo da parte della società dinanzi al Tribunale Federale Nazionale - Sezione Vertenze Economiche, che - nella seduta del 5 marzo - «vista l’istanza congiunta formulata dalle parti», ha rinviato alla riunione del 26 marzo. La congiunta richiesta di rinvio è stata formulata in considerazione della trattativa - pendente tra calciatore e club - tesa alla formalizzazione di un accordo bonario.
La Commissione Accordi Economici aveva accolto il reclamo di Scialpi (che rivendicava il pagamento della somma di 28.150 euro, quale compenso pattuito per la scorsa stagione) nonostante le controdeduzioni del club (che sosteneva di non dover invece corrispondere nulla, non avendo il calciatore partecipato ad alcun allenamento né gara ufficiale), precisando che «la società, solo previa comunicazione di diffida ad adempiere rimasta inevasa, è facoltizzata alla contestazione di inadempimento contrattuale. La Commissione ritiene condivisibili le argomentazioni addotte dal ricorrente, rilevando altresì come la documentazione prodotta in atti offre ampio e decisivo riscontro alla pretesa azionata dal ricorrente, risultando provata sia la conclusione dell’accordo, alla stregua del quale viene richiesto il pagamento, sia l’ammontare della somma pretesa in forza del compenso ivi indicato».
Adesso per il Gragnano - alle prese con una crisi economica che ha condotto anche al coinvolgimento delle Istituzioni - 20 giorni di tempo per trovare un accordo con il calciatore per scongiurare un'eventuale, seconda condanna. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino