Caso ossigeno, Luitz squalificato dal gigante di Beaver Creek

Caso ossigeno, Luitz squalificato dal gigante di Beaver Creek
Stefan Luitz è stato squalificato dal gigante di coppa del mondo dello scorso 2 dicembre a Beaver Creek, dove era salito per la prima volta sul gradino più alto del...

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Stefan Luitz è stato squalificato dal gigante di coppa del mondo dello scorso 2 dicembre a Beaver Creek, dove era salito per la prima volta sul gradino più alto del podio. La Federazione internazionale di sci (Fis) ha stabilito che il tedesco ha «violato le regole della Fis che proibiscono l'uso di attrezzature scientifiche e mediche inalando ossigeno supplementare tra le due manche». La pratica non è considerata doping dall'agenzia mondiale antidoping (Wada) ma è vietata dal regolamento Fis, come confermato oggi nella sentenza che cancella il primo successo in carriera del tedesco. L'avvocato di Luitz ha fatto sapere all'agenzia Dpa che il 26enne punta ad ottenere almeno la sospensione temporanea della squalifica, in attesa del probabile ricorso al Tas di Losanna, per mantenere 100 punti importanti anche ai fini dei pettorali delle prossime gare. Intanto, sul sito ufficiale della Fis la vittoria nella gara di Beaver Creek è stata già assegnata al campione austriaco Marcel Hirscher, che si era piazzato secondo.


Luitz paga la violazione del regolamento federale, ma lui non ci sta. «Sono assolutamente convinto di non aver fatto niente di male. Men che meno di essermi dopato - dice deluso dopo la sentenza -. Mi difenderò in ogni sede per vedermi riconosciuta quella vittoria ottenuta con merito e sul campo». Parla chiaro e con decisione questo ragazzone originario del profondo Allgau, combattivo nonostante la batosta che la Fis gli ha fatto piovere sul capo, togliendogli l'unica vittoria nel suo palmares. Stefan aveva infatti un bottino di due secondi posti, più due in gare a squadre, e quattro terzi posti. Ma vittorie mai, sino a quel due dicembre in cui mise in riga anche l'asso pigliatutto, quell' Hirscher che da otto stagioni domina la coppa del mondo. Tutta colpa di una maschera attraverso cui, tra la prima e la seconda discesa, Luitz aveva assunto ossigeno ai bordi della pista 'Uccelli da predà tra una manche e l'altra. Stessa cosa fecero del resto anche gli altri tedeschi al via, evidentemente con l'approvazione dei loro tecnici e della loro Federazione che del resto ha sempre difeso a spada tratta Stefan. Il caso è' stato comunque controverso e la Fis non ha tolto a Luitz la vittoria - con relativo premio in denaro e punteggi- per doping. In effetti Wada non considera doping l'assunzione di ossigeno ma il regolamento Fis comunque lo vieta se praticato nell'area di gara. Tutto chiaro, dunque? Per adesso sì ma subito sono partiti i ricorsi dell'atleta e della su federazione. Si vedrà come andrà a finire. Intanto, Hirscher ha avuto in regalo una nuova vittoria e Stefan Luitz rientra tra i perdenti. Piccola soddisfazione per l'azzurro Riccardo Tonetti, che sale al settimo posto, suo miglior risultato in coppa del mondo.
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Il Mattino