In soccorso alla Carpisa Yamamay Acquachiara il romanzo «A long way down» dello scrittore londinese Nick Hornby, reso cinematograficamente da Pierce Brosnan. Lo...
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«Non dobbiamo dimenticare che la nostra è una formazione giovanissima, con giocatori che non hanno mai disputato un campionato di serie A1. Barberisi ed io siamo i più grandi e alla prima stagione nella massima serie» tiene a precisare il fratello di Sara, giocatrice della SIS Roma. «Abbiamo dato tutto come sempre. Non c’è nessun tipo di rimpianto e sono soddisfatto della prestazione» prosegue il numero 11. «Catania a noi superiore dal punto di vista tattico, tecnico e fisico, nonostante sia una neopromossa». Si è distinto tra i pali Cicatiello (1999) con almeno sette parate. «Elogio il collettivo e Raffaele si è fatto trovare pronto. Dell’ultimo minuto il forfait di Lamoglia. Emanuele Ciardi è ritornato dall’infortunio, disputando un buon match».
Incassa l’ennesima sconfitta il tecnico Paolo Iacovelli. «Eravamo orfani del portiere titolare. Cicatiello si è espresso egregiamente. Normali i cali di tensione per un roster giovane. Mancava Tozzi. Debilitato Ciardi contro un club che ha 27 punti più di noi, dotata di stranieri e discreti centroboa. Ci sta perdere così» ammette il coach acquachiarino. Acquisisce esperienza l’under 20 biancazzurra: ha battuto i coetanei della Canottieri Napoli, vice campioni d’Italia nel derby, sorpassati di un soffio dal Posillipo. «Non possiamo pretendere che ragazzini di 16-17 anni possano interfacciarsi con atleti ben più evoluti ed affrontare partite dalle difficoltà insormontabili. La crescità c’è e rivolgo i complimenti ai miei» conclude così Iacovelli. Si potrebbe ragionare a lungo e conversare per ore. That’s that. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino