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Prime dichiarazioni ufficiali di Pietro Fusco, nuovo direttore sportivo della Cavese per la stagione 2021-2022. Dopo la retrocessione in Serie D, il patron Massimiliano Santoriello ha deciso di azzerare tutto e di ripartire, con in testa l'obiettivo di riportare Cava de' Tirreni nel calcio professionistico.
Difficile puntare a rientrarci dalla porta di servizio.
E allora si ricostruisce in D, ripartendo appunto dal diesse Pietro Fusco, alla prima esperienza dirigenziale nella sua regione. «Non ho contezza dei tre gironi meridionali della Serie D, ma con l'orgoglio e il lavoro saprò colmare queste mie lacune, pur considerando che non credo esista qualcuno che possa conoscere in maniera capillare tutti i calciatori che hanno orbitato nei tre raggruppamenti meridionali di questa categoria».
Diretto e sintetico nell'esprimere le sue idee: «Domani conoscerete il nome dell'allenatore. Con lui costruiremo una squadra competitiva perché qui a Cava bisogna puntare a primeggiare senza se e senza ma. Se sarà Serie D, non me ne fregherà niente del bel gioco e dello spettacolo; la Cavese dovrà puntare a vincere».
Idee chiare sulla costruzione del gruppo, in perfetta sintonia con patron Santoriello e con il nuovo tecnico - Ferazzoli, ex Gelbison, sembrerebbe in pole position -, «rispettando un budget che, secondo me, ci permetterà di allestire una squadra capace di lottare per le prime posizioni».
Comune l'obiettivo tra il presidente e il nuovo diesse: «Per prima cosa, dovremo essere capaci di restituire, grazie ai risultati sul campo, la dignità sportiva a questa piazza, rendendo orgogliosi i tifosi della squadra».
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