La Cavese cede in rimonta al Cerignola nel deserto dello stadio “Simonetta Lamberti”. La gara, giocata a porte chiuse dopo i fatti di Sarno, termina col successo...
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Il gol di Martiniello nelle ultime battute del primo tempo legittima una supremazia territoriale della Cavese nel primo tempo: i biancoblu creano diverse occasioni con Massimo, Fella e Girardi, concedendo agli ospiti una sola sortita firmata da Russo e neutralizzata dal portiere Bisogno. A pochi minuti dall'intervallo, Bitetto è costretto a sostituire Lame per un problema fisico: il trainer opta per una duplice sostituzione dettata dalla regola degli under, lasciando invariato l'assetto tattico, ma privando la mediana delle geometrie di Massimo.
Nella ripresa la musica cambia. Il Cerignola prende campo e poco dopo il quarto d'ora, su una disattenzione difensiva degli aquilotti, trova il pareggio con Morra, bravo ad approfittare di un'uscita avventata di Bisogno, castigandolo con un pallonetto. Poco prima della mezz'ora il ribaltone è servito da Longo, che scatta sul filo del fuorigioco e trova lo spunto per il gol dell'1-2.
La Cavese tenta il forcing nell'ultimo quarto d'ora, ma il Cerignola evidenzia un'ottima organizzazione difensiva. Al 94' i padroni di casa reclamano un rigore per un presunto fallo di mano in area pugliese. L'arbitro però è irremovibile, così come dimostra di essere dopo il triplice fischio, sventolando il rosso per eccessive intemperanze a Marruocco e Di Bari, che mercoledì andranno a far compagnia a Morra, espulso per proteste nella ripresa, nella lista degli squalificati. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino