La notte della consacrazione per Maurizio Sarri, l’uomo partito da lontano ed ora sul tetto d’Europa. Il suo Chelsea batte 4-1 l’Arsenal nel derby tutto inglese...
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Sarri dà fiducia agli uomini d’Europa: Kovacic in mediana, Giroud prima punta supportato da Pedro, impossibile rinunciare a Jorginho in regia. Emery risponde con l’immancabile coppia Aubameyang-Lacazette e con la fantasia di Ozil alle spalle.
Prima frazione senza troppi scossoni: Xhaka sfiora il gol mettendo i brividi al Chelsea, i Blues rispondono con Emerson, Giroud e le fiammate di Hazard, ma resta un punto interrogativo su Lacazette, sfiorato da Kepa in un un faccia a faccia tra i due. Rocchi, sicuro, non fischia.
Non cambiano le squadre nella ripresa, ma cambia subito il risultato: passano 3’ e Giroud sigla il vantaggio di testa anticipando tutti, poi è Pedro a raddoppiare dieci minuti più tardi. L’Arsenal, che pure aveva provato la reazione dopo il primo gol subito, non ha armi a sufficienza per rialzarsi e capitola dopo il rigore di Hazard. Il belga è preciso e chiude la gara già al 65’ con il tris, forse l’ultimo gol prima dell’addio verso il Real. L’ultimo ad arrendersi per i Gunners è Iwobi, ma la sua sarà la rete della bandiera, utile solo alle statistiche, così come il poker firmato ancora da Hazard.
È un tripudio sarriano a Baku. L’ex allenatore del Napoli alza la coppa e si prende la sua personalissima rivincita dopo gli ultimi agitati giorni. Che sia o meno addio al Chelsea, la prima stagione inglese si chiude con obiettivi centrati e la prima coppa della sua carriera. Ed una notte indimenticabile con una Europa League in più di ritorno a Londra. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino