Un assolo lungo 90 minuti. Basterebbe cerchiare in rosso il divario nel possesso palla, 72%-28%, o nei tiri in porta, 12 contro 2. Della serie: è una Juventus in stato di...
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Di fatto, la Juve di Verona è una Juve che non smette mai di fare calcio (anche due traverse a graziare Bizzarri). Pogba ha una letale continuità di corsa e gioco. Dybala si nasconde dal tabellino ma non dalle azioni decisive. Alex Sandro fa il pendolare col pilota automatico. In più la difesa: un gol subito nelle ultime 5 partite, Bonucci stakanovista e gli altri a rimorchio.
Segnano Morata, Pogba e Alex Sandro. Per il primo fanno 4 gol negli ultimi 180’ (vedi la doppietta in Coppa Italia con l’Inter) e Allegri può sorridere visto che, alla vigilia, aveva fatto il solletico allo spagnolo circa la sua astinenza in campionato che datava dal 4 ottobre scorso. Per il numero 10, il più pericoloso con 6 conclusioni verso Bizzarri, c’è pure una traversa da replay. Per il laterale brasiliano, gara da incorniciare e secondo gol di fila (aveva segnato anche a Udine).
Certo, il Chievo del Bentegodi è, in sede di bilanci, un ostacolo da inquadrare: difesa improvvisata (il peone Sardo centrale) e attacco inedito (Mpoku-Inglese), si aggiunga l’inevitabile effetto traumatico dell’addio a Paloschi.
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Il Mattino