Ciclismo, il Fiandre di Bettiol: «È soltanto il punto di partenza»

Ciclismo, il Fiandre di Bettiol: «È soltanto il punto di partenza»
«Il giorno dopo c'è tanta stanchezza e tanta emozione, piano piano comincio a rendermi conto di quello che ho combinato. La vittoria di ieri ripaga anche le...

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«Il giorno dopo c'è tanta stanchezza e tanta emozione, piano piano comincio a rendermi conto di quello che ho combinato. La vittoria di ieri ripaga anche le persone che hanno sempre creduto in me, lavorando nel silenzio anche nei momenti più bui. È un bel premio per tutti». Intervistato da Radio Sportiva, il vincitore del giro delle Fiandre di ieri, Alberto Bettiol, 26enne toscano al primo successo da professionista, descrive le proprie sensazioni a 24 pre dall'impresa. E assicura che il successo di ieri non è un punto di arrivo, «ma di partenza» «L'esultanza? Era per i miei amici commentatori italiani - spiega -, un gesto un pò ironico, perché ogni volta scherzando mi dicono di farmi riconoscere all'arrivo per non farmi scambiare con altri ciclisti. Vincere al Fiandre è tanta roba, un valore aggiunto nella mia carriera. Purtroppo o per fortuna la mia vita ora cambia, è tutto una sorpresa, cercherò di restare me stesso. Mi fa piacere che gli appassionati si emozionino anche per le mie gesta».


L'ultimo italiano a vincere il Fiandre era stato l'ex campione del mondo Ballan: ieri c'è stato un passaggio di consegne? «Sono cresciuto con le sue imprese, essere confrontato con lui o Bartoli mi fa comunque effetto - risponde -, ancora non riesco a rendermene conto. Questa vittoria è un punto di partenza e non di arrivo, la mia stagione è molto intensa e cercherò di restare con i piedi per terra e farvi emozionare». A completare il trionfo italiano, ieri c'è stata anche la vittoria di Marta Bastianelli nella gara femminile. «Inizialmente non pensavo avesse vinto - ammette Bettiol -, poi quando ho realizzato mi sono complimentato con lei, è stata davvero una grande giornata per i colori azzurri».
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Il Mattino