Colantonio stuzzica la Turris: «Non è la squadra che voglio io»

Colantonio stuzzica la Turris: «Non è la squadra che voglio io»
«Serviva una vittoria a tutti i costi dopo l'inaspettata sconfitta di Roccella e devo dire che in campo si è notato un atteggiamento diverso da parte della...

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«Serviva una vittoria a tutti i costi dopo l'inaspettata sconfitta di Roccella e devo dire che in campo si è notato un atteggiamento diverso da parte della squadra. I ragazzi avevano in testa solo i tre punti»: comincia così l'analisi del successo ottenuto ai danni del Troina da parte del presidente della Turris Antonio Colantonio.


«Nella prima fase della gara eravamo un po' contratti, probabilmente condizionati psicologicamente dall'assillo di dover vincere, poi con i gol ci siamo sbloccati. Devo però dire che questa non è ancora la Turris che voglio vedere. Potrà sembrare presuntuoso, ma abbiamo in rosa giocatori importanti e quindi mi aspetto che - al di là degli obiettivi di classifica - si riesca a divertirsi e divertire. L'importante è restare umili e lasciar perdere frenesie ed assilli. Stiamo lavorando per migliorarci e sono certo che la strada sia quella giusta».

Quindi un riferimento alla riunione della scorsa settimana della Commissione Trasparenza, chiamata ad esprimersi sull'annosa questione Liguori. «Ho presentato all'Amministrazione, attraverso canali istituzionali, la richiesta di affido diretto dello stadio perché penso che la prima squadra della città debba avere disponibilità in tal senso del proprio impianto. Da quel che ho intenso, la stessa Commissione ha compreso che è mia precisa intenzione legare il titolo alla città quindi, se titolo e stadio appartengono a città e Comune, è come se al legale rappresentante del club - per ovvie ragioni - competa il solo esercizio di poteri materiali. L'equazione è molto semplice. Attendiamo con fiducia l'esito dei lavori della Commissione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino