SALERNO - L’ultima partita dell’anno, l’ultima gara prima del giro di boa, l’ultima chance per evitare la crisi. La Salernitana ospita oggi il Perugia...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Bollini sa che è già ad un bivio, il tecnico recupera Coda e Bernardini, rispolvera Donnarumma in attacco e toglie la naftalina dalle gambe di Laverone. Complici le non perfette condizioni fisiche di Tuia, infatti, Perico (anche lui acciaccato ma stringe i denti) viene dirottato al centro della difesa, in coppia con Bernardini, liberando il posto sulla destra proprio a Laverone. Nuovo tecnico, vecchie magagne verrebbe da dire a guardare i risultati del nuovo corso targato Bollini: tre punti in quattro partite, una media retrocessione, i soliti errori su palla inattiva e tifosi spazientiti (oggi saranno comunque i soliti 10mila circa) che ieri notte si sono fatti sentire. Esposti striscioni eloquenti nei punti cardine della città. Ultras stanchi di alibi e improvvisazioni, decisi a concedere un’ultima chance alla squadra.
«Contro il Perugia ci aspetta una gara delicata e scenderemo in campo per fare una partita di cuore e grinta, tutti insieme con grande compattezza – ha dichiarato ieri Bollini, come sempre in un monologo privo di qualsiasi forma di contraddittorio – Veniamo da due risultati da sfatare e vogliamo farlo con carattere e sudore in campo. Deve essere questa la nostra caratteristica oggi, contro una squadra che sa esprimere un buon calcio e che ha numeri importanti. Non vogliamo farci abbagliare dalla classifica, ma esprimere il nostro gioco con quel giusto piglio in più fatto di cattiveria agonistica e carattere». Magari anche con un pizzico di attenzione in più, considerando che la Salernitana incassa gol a grappoli sulle palle inattive. «La squadra in settimana ha lavorato bene, mi segue con attenzione ma è in questi momenti delicati che oltre a mettere in campo la massima concentrazione deve venire fuori qualcosa in più soprattutto sotto il profilo caratteriale e dell’interpretazione della partita. Scenderemo in campo con le nostre forze migliori, considerando anche gli acciacchi che abbiamo avuto e cercando a tutti i costi di fare la nostra gara».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino