Coppa Fulvio Gais e una partita amarcord per celebrare una data simbolo

Italo Palmieri
Le emozioni non si dimenticano. Soltanto dieci anni fa la promozione in serie A. Data spartiacque il 2012 per l’allora Napoli femminile targato Carpisa Yamamay, che...

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Le emozioni non si dimenticano. Soltanto dieci anni fa la promozione in serie A. Data spartiacque il 2012 per l’allora Napoli femminile targato Carpisa Yamamay, che conquistava l’ambito e primo salto di categoria nel massimo campionato. A distanza di un decennio esatto diversa è la situazione con le azzurre retrocesse di recente (14 maggio 2022) in B e con il rammarico di una salvezza soltanto sfiorata.

«Era doveroso celebrare e ricordare una data simbolo, coronamento di una cavalcata incredibile», spiega Italo Palmieri, appassionato e lungimirante direttore generale del Napoli che fu. «A giugno vedremo in campo tutte le protagoniste di quella scalata, partita quando il calcio femminile in Campania era pressoché sconosciuto», ricorda Palmieri. «Un risultato inimmaginabile allora, che ha portato anche una finale di Coppa Italia persa solo ai supplementari contro il Brescia pigliatutto».

Da qui l’idea di un quadrangolare lunedì 13 giugno al Chiovato di Bacoli, dove sarà in palio la Coppa Fulvio Gais, in memoria del compianto dirigente, esperto di calcio femminile, e braccio destro di Palmieri proprio in quegli anni. Ad illustrare l’iniziativa, insieme ad Emanuela Schioppo, capitano e artefice di quell’impresa (che ha conquistato a Cercola la salvezza con il Pomigliano nel derby all'ultima giornata), l’ex presidente del Napoli femminile Riccardo Guarino, che in tempi non sospetti aveva visto lungo sull’evoluzione del calcio femminile, approdato al professionismo.

«Sono sempre stato appassionato di calcio e qualche anno fa misi su una squadra solo per donne, con la quale abbiamo raggiunto una serie di risultati, culminata con la conquista della serie A», osserva l’avvocato Guarino, entusiasta dell’iniziativa in programma. «Credo che l’incontro del 13 giugno sia il giusto tributo a tante ragazze che hanno fatto sacrifici enormi, quando di calcio in rosa parlavano pochissimi. Ora che è arrivato il professionismo c’è stata la svolta».

Nel teatro In Arte Vesuvio è stato inoltre presentato il progetto Pro Calcio Napoli Donne, vera novità nel panorama italiano e scuola calcio che mira a diventare una eccellenza partenopea. «La storia siamo noi», quanto scritto sulle quattro maglie di colori diversi (gialla, bianca, azzurra e rossa) mostrate durante la conferenza stampa.  

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Il Mattino