Coppa del Mondo, il triplice successo di Rossana Pasquino a Varsavia

Rossana Pasquino
«Sono molto contenta, non vedo l’ora di andare in vacanza». Varsavia azzurra con il triplice trionfo in Coppa del Mondo della campionessa paralimpica Rossana...

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«Sono molto contenta, non vedo l’ora di andare in vacanza». Varsavia azzurra con il triplice trionfo in Coppa del Mondo della campionessa paralimpica Rossana Pasquino, che fa il pieno di medaglie in Polonia. Regala emozioni in pedana ed elargisce le solite certezze la professoressa federiciana. Il suo un dominio netto e incontrastato nella sciabola (categoria B): mette al collo non uno ma addirittura due ori, impreziositi dall’argento nella spada (B). Brilla nelle gare individuali, lascia il segno anche nella prova a squadre (open). Sventola il Tricolore e risuona l’inno di Mameli.

Imprevisti superati. «Nonostante la sedia, mai arrivata. Nonostante una salute non ottimale. Nonostante la mia vita incasinata. Che meraviglia questa trasferta. Tiriamo arraggiandoci, ci supportiamo, ci divertiamo. Ora c'è solo voglia di staccare, ricaricarci per settembre». Su Facebook l’atleta plurititolata delle Fiamme Oro sintetizza così la spedizione azzurra coordinata dal napoletano Dino Meglio (oro a Los Angeles 1984 e argento a Mosca 1980). «Mi hanno perso la sedia da scherma e ho tirato su quella dei miei compagni di squadra», racconta incredula la schermitrice classe 1982. E il mistero s’infittisce. Volo Capodichino-Francoforte, scalo tecnico in Germania e addio carrozzina. «Mai più rintracciata», osserva Pasquino, che lancia il suo appello alla Lufthansa. Come se un canottiere venisse privato del suo armo, o un pilota di Formula Uno si presentasse in pista senza la sua monoposto.

Super Ross. Leader alla Iwas World Cup, Pasquino totalizza 6 vittorie nel girone. Accede di diritto ai quarti, imponendosi (15-7) sulla francese Sophie Sablon. In semifinale altro capolavoro ai danni dell’ucraina Nadiia Doloh (15-13). Con una finale strepitosa batte la thailandese Saysunee Jana (15-9), meritandosi il gradino più alto del podio. 

Formula sperimentale. Formazione inedita composta da Edoardo Giordan, Gianmarco Paolucci, Andreea Mogos e la stakanovista Rossana Pasquino. Semifinale agevole contro l’Ucraina (20-5) e finale contro la Polonia (20-12). La prova mista si colora d’azzurro.

Considerazioni. «Mi piace sottolineare il grande impegno di Rossana Pasquino, protagonista di quattro gare in cui ha raccolto due ori e un argento ma sono felice soprattutto di rimarcare la sua prestazione nella prova a squadre di spada femminile, dove è stata motore di un team giovane, che si è battuto benissimo e ha rischiato d’andare a podio, sfiorando persino il successo contro una Nazionale forte come la Polonia», conclude Dino Meglio, coordinatore del settore paralimpico della Federscherma (nelle foto di Augusto Bizzi). A settembre la Coppa del Mondo paralimpica a Pisa e poi gli Europei d’inizio dicembre a Varsavia.

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Il Mattino