Corona d'alloro per il posillipino Nugnes: volo aerospaziale da Napoli all'Olanda

Vincenzo Nugnes
Letterina profetica. «Da grande vorrei fare l’ingegnere aeronautico, perché mi piacciano gli aerei e disegnarli. Anche perché il mio papà è...

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Letterina profetica. «Da grande vorrei fare l’ingegnere aeronautico, perché mi piacciano gli aerei e disegnarli. Anche perché il mio papà è ingegnere edile. Mi devo impegnare tanto, perché si deve studiare tanto, ha detto papà». Scriveva così, qualche anno fa, un piccolo Vincenzo Nugnes. Da allora il campione posillipino di canoa polo ha coltivato il suo sogno, fino a realizzarlo. Corona d’alloro per il vicecampione d'Europa e bronzo mondiale under 21, laureatosi in ingegneria aerospaziale alla Federico II. Obiettivo raggiunto e traguardo tagliato. Con costanza e determinazione. «La difficoltà maggiore conciliare studio e sport», racconta soddisfatto Vincenzo. Tesi in «Turbojet and propeller aircraft performance predictions», discussa con il professore Agostino de Marco. «E’ stato un percorso duro, però sono contento sia andata benissimo. Ci ho messo tanto impegno, come in tutto quello che faccio, e sono stato ripagato», rivendica orgoglioso l’atleta rossoverde e della Nazionale italiana.


Spicca il volo. Decollo immediato per Vincenzo Nugnes, che alla brillante conclusione della carriera universitaria all’ombra del Vesuvio ha subito aggiunto un’altra tappa significativa della sua crescita umana e professionale. «A settembre vado in Olanda, a Delft». Non un viaggio premio o di piacere tra i canali e le amenità dei Paesi Bassi. «Ho avuto la conferma della chiamata dell'università TU DELFT: è la migliore del settore aerospaziale in Europa», osserva. «Farò un track che si chiama Flight performance and propulsion, si tratta di un master biennale sulla meccanica del volo», riferisce entusiasta. Vuole specializzarsi nel suo campo e diventare leader. «Il corso inizia il 1 settembre. Partenza prevista a fine agosto».
 
Il Coronavirus ha complicato i suoi piani. «È stata un’avventura, perché dovevo fare i vari test di ammissione. Il Covid-19 ha complicato l’iter: sono dovuto andare lì in Olanda per fare un test, poi a Roma per sostenerne un altro». Peripezie che non hanno frenato l’indomita volontà di Vincenzo, vera eccellenza napoletana.

A dir poco contenti i suoi genitori, Pasquale e mamma Simona Lanzillo. «Se vuoi, i tuoi sogni possono diventare realtà. Ne ho avuto la prova», il convincimento corrisposto, postato su Facebook dal padre del neodottore. Al quale sono pervenuti i complimenti della Federazione italiana canoa kayak e del presidente regionale campano Sergio Avallone.
 

Prossimo step sportivo. «Mi alleno per il campionato a settembre. Vorrei cercare una squadretta lì in Olanda, per tenere viva la mia passione», conclude Vincenzo Nugnes. Tra un volo (non pindarico) e i gol anche nel paese (poco frugale) dei tulipani. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino