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Il tifo più forte dei risultati, la passione più forte del tempo, l'amore della maglia che si tramanda di padre in figlio. Questo e tanto altro nella serata di Villa Domi dove sono stati celebrati i 50 anni dell'Associazione Italiana Napoli Club.
Nata per volontà di Crescenzo Chiummariello con l'imprimatur dell'Ingegner Ferlaino, il presidente degli scudetti napoletani. Oggi il presidente dei tifosi napoletani nel mondo è Saverio Passaretti che in una splendida celebrazione ha ricordato tutti i club che hanno una affiliazione quarantennale. Tutti a raccontare i bei tempi che furono ed anche quel rapporto con la società azzurra attuale del tutto inesistente. «Ho avuto l'onere e l'onore di sostituire il presidente storico, il mio amico e mentore Crescenzo Chiummariello - racconta Passaretti - Siamo cresciuti insieme con i club in questa splendida avventura».
Tutti ospiti di Mimmo Contessa a Villa Domi, club ed esperti come Michele Plastino, Giuseppe Bruscolotti, Massimo Rastelli, Gianni Improta, Mimmo Malfitano, Riccardo Sorrentino, Enzo Famiglietti, Vincenzo Montefusco, Raffaele Di Fusco, Gianfraco Lucariello, Mario Passaretti, Federico Scalingi, Dino Alinei, Pasquale Casale, Paola Mercurio, Ainett Stephens, Giovanna Russo, Carmine Testa, Nando Testa, Valeria Grasso, Ferruccio Fiorito, Luciano Tarallo.
Ospite d'onore Corrado Ferlaino: «Il voto alla stagione del Napoli - dice l'ingegnere - è da otto-nove.
Una serata all'insegna dell'amarcord condita dall'amarezza della mancata partecipazione, benché invitata, dell'attuale dirigenza del Calcio Napoli. Tanto spazio al tifo, ai ricordi come il saluto a Gilda Chiummariello, figlia del compianto Crescenzo cui si deve la nascita dell'Associazione Italiana Napoli club. E poi i club. Tanti quelli protagonisti: l'Acan di Massimo Vagnati e quelli provenienti da Angri, Agnano, Camposano, Cassino, Aversa, Capri, Campobasso, Roma Azzurro, Santa Maria Capua Vetere, Faciano del Massico, San Cipriano d'Aversa, Stadera, Bagnoli, Buccino, Striano, Ercolano, Casal di Principe, Sala Consilina, Sorrento.
Cinquant'anni e non sentirli, perché la passione del Napoli è più forte degli uomini che passano mentre i colori restano.
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